Francesco

Francesco

La mia esperienza con la pornografia comincia in un piccolo paesino del Sud, agli albori degli anni 80 nella prima adolescenza, attorno ai 10 -11 anni; i ragazzini più grandi ci avevano iniziato alla lettura clandestina delle riviste pornografiche che conservavano in una casa abbandonata.

Così tutta la mia adolescenza fu dominata dalla presenza sempre più ingombrante della pornografia che ha cominciato a sporcare la mia mente ed inquinare l’innocenza di un bambino cresciuto secondo le sane tradizioni cattoliche.

Da piccoli al catechismo ci raccontavano che saremmo divenuti ciechi se avessimo praticato la masturbazione e nonostante il timore di diventare ciechi noi continuavamo questa esplorazione molto distruttiva della sessualità.

Anche da giovane continuai sporadicamente, pensando che questo vizio sparisse in età adulta da solo, ma non fu così, sapevo dentro di me che non era buono, ma all’epoca non conoscevo il Signore e non davo tanto peso alla dipendenza della pornografia. Arrivarono altre dipendenze come le droghe leggere, il fumo e le scommesse sportive, fino a quando dopo un fallimento in varie aree della vita mi arresi a Cristo in una tiepida giornata primaverile. Con una Bibbia in mano, in ginocchio di fronte al mio letto, piangendo come un bambino, chiesi perdono a Dio e gli chiesi di spezzare le catene della schiavitù delle dipendenze nella mia vita. Subito sentii un peso , come una pietra che si staccava dal mio cuore e cadeva sul pavimento, fui libero!

in seguito, cominciai a frequentare una chiesa e cominciai a crescere nella fede; fino al momento del matrimonio furono cinque anni meravigliosi con il Signore e le cadute furono sporadiche in cui mi pentivo e ricominciavo con buoni propositi. Anche se mi sentivo ipocrita, avevo un cuore sincero verso Dio, io volevo servire e gli chiedevo forza per resistere alle tentazioni.

Conobbi nel 2005 quella meravigliosa donna e serva di Dio che è mia moglie, Claudia. Mi ricordo che quando le dissi di avere avuto questa dipendenza, mi disse che mi avrebbe aiutato nel caso ci sarebbe stato bisogno.

Dopo un anno di matrimonio, che credo sia stato un anno meraviglioso che ha dato profondità e forza al nostro rapporto, fummo mandati a servire il Signore come missionari in un’altra città a fondare chiese.

Dopo anni di quiete con la mia lotta contro la pornografia, fui fortemente tentato nel primo anno del ministero. Come missionario principiante attraversai svariate prove e caddi in profonda crisi per vari problemi con la squadra di missionari, caddi alcune volte nel guardare immagini pornografiche e mi sentii subito un ipocrita e peccatore, non degno di essere un ministro; confessai a Dio e chiesi il suo perdono e non caddi per diversi mesi, non confessi né a mia moglie, né ai miei colleghi missionari.

Ma Dio un giorno permise che io soffrissi di una grave peritonite e mi svegliai, dopo un delicato intervento convinto e compunto di peccato, dolorante per l’intervento recitavo questi versetti a memoria che non conoscevo: “Per l’*iniquità della sua cupidigia io mi sono adirato e l’ho colpito; mi sono nascosto, mi sono indignato; ma egli, ribelle, ha seguito la via del suo cuore. Io ho visto le sue vie, e lo guarirò; lo guiderò e ridarò le mie consolazioni a lui e a quelli dei suoi che sono afflitti. Io metterò la lode sulle sue labbra. Pace, pace a chi è lontano e a chi è vicino», dice il Signore, «io lo guarirò!»(Isaia 57:17-19).

ho confessato subito il mio peccato a mia moglie, la squadra missionaria e risolto altre questioni di orgoglio con i miei genitori e mia suocera.

Negli anni devo ringraziare Dio che mi ha sostenuto e mi ha dato una moglie meravigliosa che mi ha perdonato e tuttora mi aiuta a tirare fuori i sentimenti che faccio fatica ad esprimere, perché ha capito che sotto stress tendo a chiudermi e posso essere vulnerabile alla tentazione. Questo momento difficile per noi come coppia ci portò ad avere sempre più amore e grazia tra noi. Dopo circa 1 anno mia moglie ha condiviso con me i suoi sentimenti come conseguenza della mia caduta, quei sentimenti di sensi di colpa, mancanza di fiducia e dolore perché ho aspettato a confessare la mia caduta. Tutto questo però ci ha aiutato a imparare ad aspettare i propri tempi nell’elaborare i dolori e la diversità con cui lo esprimiamo; mi piace condividere questi dettagli perché posso vedere la grazia di Dio nel percorso trascorso in questi anni insieme a mia moglie; abbiamo imparato a vedere l’un l’atro con grazia e amarci ogni giorno, anche se siamo imperfetti guardiamo alla nostra Speranza in Cristo sapendo che Lui ci sosterrà sempre per mano.

Ringrazio Dio per Daniele (di Liberati in Cristo) che Dio usa per avere trasparenza con una rendicontazione continua, e ringrazio Dio per avermi usato testimoniando a lui la prima volta della mia lotta, cosa che lo ha molto incoraggiato ad intraprendere il percorso di crescita ed aiuto a persone che soffrono dello stesso problema.

Grazie a Dio per i missionari che mi seguono e mi incoraggiano a continuare il cammino di santità e purezza libero dalla pornografia, e la mia adorata moglie che senza dubbio è il mio migliore coach.

Grazie Signore, grazie Claudia, grazie fratelli e sorelle, solo insieme come corpo si può resistere alle lusinghe del diavolo e della concupiscenza. Soli Deo Gloria!