Voltarsi e stabilire il contatto e? un principio altrettanto potente nel mondo fisico. Quando per caso incontro sulla mia strada una donna attraente, immediatamente mi volgo a Dio nel cuore, dicendo qualcosa del tipo: “Signore, io voglio te; sei Tu la mia fonte di vita, non lei. Crea in me un cuore puro”. In ultima analisi, la concupiscenza e? un tentativo di riempire il vuoto interiore con un’altra persona; riconoscendo il Signore come mia fonte di vita, guardo a Lui per trovare conforto, vita e amore, non guardo a un’altra persona manchevole.
Quando incontro delle donne che non sono mia moglie, le guardo negli occhi, non rivolgo lo sguardo alle parti del loro fisico; puo? essere che noti le loro forme nel mio campo visivo, ma non lascio che gli occhi “mi cadano, si fermino e poi roteino”. Permetto ai miei occhi di fissare il corpo di una sola donna: Michelle. Guardare insistentemente il corpo di un’altra donna significa accarezzarla con gli occhi.
“Io avevo stretto un patto con i miei occhi; io non avrei fissato lo sguardo sopra una vergine.“
Giobbe 31:1
Nel dicembre 2003 avevo portato tre dei miei figli in un salone di bellezza a comprare un buono acquisto come regalo di Natale per Michelle. Era un giorno feriale e io ero esausto per la lunga giornata; un salone di bellezza era l’ultimo posto dove avrei voluto andare, specialmente con tre bambini irrequieti al seguito. Entrai; due ragazze sui vent’anni erano al bancone, vestite in modo provocante. Quella che si rivolse a me indossava abiti leggeri e aderenti, studiati per accentuare ogni curva. Il richiamo a guardare era intenso; tenni gli occhi fissi sul suo viso e dentro di me gridai: “Padre, Tu sai che qualcosa in me vuole guardare il suo corpo, ti prego, aiutami; crea in me un cuore puro”. Il desiderio non si attenuo?, ma io non cedetti; continuai a rivolgermi al Signore per tutto il tempo che rimasi nel salone. Per la grazia e la potenza di Dio non strapazzai quella ragazza con gli occhi, anche se la mia carne urlava dalla voglia di farlo; se avessi tentato di resistere da solo le probabilita? di arrendermi sarebbero state alte.
“In realta?, sebbene viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne; infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiche? demoliamo i ragionamenti e tutto cio? che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo; e siamo pronti a punire ogni disubbidienza, quando la vostra ubbidienza sara? completa.”
2 Corinzi 10:3-5
E? di cruciale importanza “fare prigioniero ogni pensiero” e volgersi a Dio nell’istante stesso in cui arriva la tentazione; non appena si da? alla concupiscenza un briciolo di apertura lei inizia a correre per il campo e tenta di fare gol. Se quella sera nel salone di bellezza io avessi atteso alcuni secondi prima di fare ricorso alla forza di Dio, probabilmente avrei peccato di concupiscenza con gli occhi, il che mi avrebbe portato a fantasie sessuali, al peccato dell’adulterio nel cuore e forse a cose peggiori. Il ritardo nel rivolgersi a Dio e? un giocare con la concupiscenza e scherzare con questo tipo di fuoco ci porta a bruciarci; dobbiamo rivolgerci a Dio nello stesso istante in cui la tentazione colpisce.
Tra l’altro, anche giocare con l’immagine mentale di una donna vestita puo? essere adulterio. Quando usiamo un’immagine per trarne vita o consolazione, e? esattamente come adorarla e adorare l’immagine di una donna e? idolatria e adulterio, a prescindere dal fatto che essa indossi dei vestiti o meno. L’intenzione e? importante tanto quanto l’oggetto.
Quando ci alleniamo a nutrirci di Gesu? per trovare vita, amore e consolazione, i nostri desideri cambiano e noi ci ritroviamo ad avere fame di Dio, invece che dei desideri carnali. In questo modo la tentazione, il cui scopo e? portarci a peccare, acquista l’effetto non intenzionale di attirarci piu? vicini al Signore.
Un altro beneficio dell’atteggiamento di “volgersi e stabilire il contatto” e? che esso purifica la nostra immaginazione. Un uomo che ha passato anni imbevendosi la mente di pornografia ha addestrato la sua immaginazione a evocare le immagini dei desideri carnali. Quando immaginiamo il Cielo nell’atto di connessione con Dio, stiamo riaddestrando la nostra immaginazione a formare immagini che ci portano all’adorazione e al timore reverenziale del Dio Vivente.
Leggiamo il seguente brano tratto da Apocalisse 1:12-17:
“Io mi voltai per vedere chi mi stava parlando. Come mi fui voltato, vidi sette candelabri d’oro e, in mezzo ai sette candelabri, uno simile a un figlio d’uomo, vestito con una veste lunga fino ai piedi e cinto di una cintura d’oro all’altezza del petto. Il suo capo e i suoi capelli erano bianchi come lana candida, come neve; i suoi occhi erano come fiamma di fuoco; i suoi piedi erano simili a bronzo incandescente, arroventato in una fornace, e la sua voce era come il fragore di grandi acque. Nella sua mano destra teneva sette stelle; dalla sua bocca usciva una spada a due tagli, affilata, e il suo volto era come il sole quando risplende in tutta la sua forza. Quando lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto.“
Il Gesu? che vediamo in questi versetti non ha nulla a che fare con un hippy dai capelli lunghi – immagine con cui molti lo hanno ritratto. Immaginiamo una Persona il cui volto brilla di una luce cosi? potente da sembrare il sole di mezzogiorno. Ha uno sguardo di una tale intensita? da bruciare come il fuoco; i Suoi capelli sono bianchi – non come quelli di un vecchio, ma del colore della neve fresca. I Suoi piedi sono del colore del bronzo, lisci e levigati a vedersi. Indossa una veste immacolata, che arriva fino al suolo con una fascia d’oro scintillante intorno al petto. La sua voce ha molte sfumature, e? diversa da qualsiasi altra mai sentita. Giovanni era stato cosi? a suo agio con Gesu? che nel corso dell’ultima cena si era appoggiato sul suo petto, pero? davanti a questa splendente apparizione del Figlio di Dio cadde a terra “come morto”.
Quando immagino il Signore nella sua maestosa gloria, la mia immaginazione viene trasformata dalla corruzione a qualcosa di santo, potente e meraviglioso. La mia fede si infervora, perche? un Dio come questo non ha problemi ad annichilire i Mike Tyson della tentazione sessuale. La concupiscenza, che prima era cosi? grande, temibile e seducente, non e? nulla paragonata a Gesu?; e io mi ritrovo a desiderare di conoscerLo di piu?.
L’ultima cosa che Satana vuole e? un cristiano che cammina nella luce, percio? ti colpira? con violenza e frequenza per impedirti di volgerti a Dio. Lui attacca con le accuse, tentando di farti affogare nella disperazione: “Sei un tale ipocrita; che credente sei? Guarda quante volte sei gia? caduto. Hai esagerato, Dio non puo? amare uno come te; sarai per sempre una persona con una dipendenza sessuale”. Ma 1 Giovanni 1:9 dice:
Se confessiamo i nostri peccati, egli e? fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquita?.
Non c’e? un peccato che un cristiano possa commettere piu? grande della croce; e il perdono, la grazia e la purificazione di Dio sono sempre disponibili per te. Quando l’ingannatore ti colpisce con le accuse, tu puoi volgerti al Signore e dire: “Padre, ti ringrazio perche? mi hai purificato da tutto il mio peccato con il tuo sangue alla croce; Ti chiedo di combattere la battaglia di queste menzogne. Riempimi la mente e il cuore con la potenza della Tua verita? cosi? che io possa stare saldo”.
Le forze del male tenteranno di aumentare il tuo senso di isolamento: “Dio qui non c’e?: vedi forse qualcuno? Sei completamente solo. Ti ha forse aiutato quando ti sei masturbato davanti alla pornografia in passato? Non ascoltera? di certo una persone con una dipendenza sessuale come te”. Ma il Salmo 139:7-12 dice:
“Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito, dove fuggiro? dalla tua presenza? Se salgo in cielo tu vi sei; se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti la?. Se prendo le ali dell’alba e vado ad abitare all’estremita? del mare, anche la? mi condurra? la tua mano e mi afferrera? la tua destra. Se dico: «Certo le tenebre mi nasconderanno e la luce diventera? notte intorno a me», le tenebre stesse non possono nasconderti nulla e la notte per te e? chiara come il giorno; le tenebre e la luce ti sono uguali.”
E 2 Cronache 30:9 dice:
“Infatti, se tornate al SIGNORE, i vostri fratelli e i vostri figli trove- ranno pieta? presso quelli che li hanno fatti schiavi, e ritorneranno in questo paese; poiche? il SIGNORE, vostro Dio, e? clemente e misericordioso, e non volgera? la faccia lontano da voi, se tornate a lui.“
Dio e? tutto intorno a te, a prescindere da dove ti trovi o da che cosa stai facendo. Se sono le due del mattino e ti assale la tentazione, Lui e? li? e aspetta che ti volgi a Lui. Il maligno vuole farti credere alla menzogna che Dio e? lontano e tu sei solo – in modo che tu cada nella disperazione e ti arrenda. Ma tu puoi rivolgerti al Signore, dicendo qualcosa del tipo: “Padre, e? vero, mi sento solo, ma so che tu sei tutto intorno a me; Tu hai detto che sei dovunque e io ti credo. Riempimi della Tua presenza ora; colma questa stanza con la tua pace. Sii la mia forza e il mio scudo nella battaglia contro la disperazione e la solitudine e sii per me piu? grande di qualunque altra cosa”.
Autore: Mike Genung