Una nuova storia sessuale – parte II

Una nuova storia sessuale – parte II

Negli anni Ottanta, la famosa campagna negli USA “Just Say No” aveva lo scopo di scoraggiare i bambini e gli adolescenti dall’uso di droghe. L’iniziativa non fu efficace e, paradossalmente, pare che abbia aumentato il consumo di alcol e sigarette tra i tossicodipendenti. In sostanza, dire “no” non è una soluzione efficace per porre fine al comportamento distruttivo; bisogna cercare qualcosa di produttivo che lo sostituisca. La stessa cosa vale per il sesso. Molti programmi di riabilitazione falliscono perché si limitano a dire alle persone quali comportamenti devono evitare. Il vero recupero non è una quarantena del corpo, bensì la sua riabilitazione. Una nuova storia sessuale consiste nell’invitare il tuo corpo, il tuo cuore e la tua anima a entrare nella pienezza del nutrimento e della cura di cui hai bisogno, della sensualità e dell’erotismo. La guarigione consiste in una santità appassionata, nel mettere da parte il proprio corpo per vivere delle esperienze piacevoli, intense e riposanti. Dio vuole che entriamo in una nuova sto- ria sessuale invitandoci a ricevere il nutrimento e la cura di cui abbiamo bisogno, a sollecitare la nostra sensualità e ad allettare il nostro erotismo.

Dio ci invita a ricevere nutrimento e cura

Il nutrimento (in senso lato) e la cura sono la prima dimensione indispensabile per scrivere una nuova storia sessuale. Come abbiamo già avuto modo di dire, il sesso, al suo livello più elementare, è sostanzialmente un desiderio di connessione profonda. Il nutrimento e la cura per la nostra persona sono il mezzo attraverso il quale diamo e riceviamo questo desiderio di connessione. Non di rado ciò include il sesso genitale, ma anche altri aspetti. Ho scoperto che molte persone non sanno come ricercare il nutrimento e la cura in senso globale. Quando sono felici, vogliono fare sesso. Quando sono tristi, vogliono fare sesso. Quando sono confuse, vogliono fare sesso. Da un lato questo fatto potrebbe mettere in evidenza il loro amore per il sesso, ma al tempo stesso rivela anche i loro limiti nel cercare il nutrimento e la cura di cui avrebbero bisogno.

Finora nel mio studio di consulente non è ancora entrato neppure un individuo che parli correntemente il linguaggio del nutrimento e della cura. Pochissimi sanno come lenire il proprio dolore senza un orgasmo o una sostanza chimica, e pochissimi ricercano delle relazioni interpersonali per ricevere l’assistenza necessaria per diventare degli adulti più consapevoli, indipendenti e amorevoli.

Dalle cavie di laboratorio abbiamo scoperto una cosa interessante: quando una madre non lecca i topolini, questi non sviluppano nel cervello i recettori per l’attutimento del dolore. A livello umano, un caso parallelo sarebbe quello di una madre o un padre non abbracciano, non baciano, non mostrano piacere e curiosità nel vivere accanto al figlio: in quel caso il cervello del bambino non svilupperebbe i recettori necessari per ricevere e fornire cure umane nel prosieguo della vita.

Le persone con una sessualità distorta tendono a evitare tutte le esperienze in cui rischiano di essere trovate incompetenti o imbarazzate, e per questo motivo spesso perdono l’opportunità di trovare il nutrimento e la cura di cui avrebbero bisogno. Per maturare, dobbiamo permettere che venga alla luce il nostro bisogno di ricevere guida e assistenza. Nel mio caso, sono costantemente sorpreso dalla frequenza con cui mia moglie mi fa notare che sto respirando in maniera irregolare. Quando questo succede è sempre un segnale del fatto che sto provando ansia o vergogna. Lei con dolcezza mi invita a tornare a un respiro normale e alla condizione di vulnerabilità in cui sono capace di condividere con altri il mio mondo in- teriore. La ricerca di nutrimento e cura appropriati per i nostri bisogni ci spinge a parlare dei nostri pensieri carichi di ansia e vergogna con coloro che ci vogliono bene.

Autore: Jay Stringer (ha scritto il libro Indesiderati)