Trova conforto

Trova conforto

“Ho visto le sue vie, e lo guarirò; lo guiderò
e ridarò il mio conforto a lui…”
Isaia 57:18

“… quindi ora, al contrario, dovreste piuttosto perdonarlo e confortarlo,
perché non abbia a rimanere oppresso da troppa tristezza”
2 Corinzi 2:7

I versetti sopra indicati ci forniscono due fonti legittime da cui trarre conforto: Dio ed il suo popolo. Chi si vuole liberare dal peccato sessuale ed inizia il percorso della guarigione, deve imparare a trovare conforto attraverso mezzi leciti, piuttosto che rivolgersi alla lussuria.

      Quando il corpo di Cristo funziona come dovrebbe, la chiesa diventa un posto meraviglioso dove trovare sostegno. Un orecchio che ascolta, un braccio intorno alle spalle o qualcuno con cui piangere, può fornire grande incoraggiamento, amore ed il supporto di cui abbiamo bisogno per uscire dal “pozzo” dello sconforto. In Filemone 1:7, Paolo esalta il corpo di Cristo quando scrive: “Ho provato una grande gioia e consolazione per il tuo amore, perché per opera tua, fratello, il cuore dei santi è stato confortato”.

      Quando siamo caduti troppo in basso e abbiamo fallito nel tentativo di non peccare più, dei semplici ricordi della grazia di Dio ci portano grande incoraggiamento. “Perciò, confortatevi gli uni gli altri con queste parole”, scrive Paolo. È facile lasciarsi prendere dallo scoraggiamento, condannarsi o autocommiserarsi. Ricorda che il perdono di Dio, il Suo amore e il fatto che possa ancora usarci per Lui, sono delle ancore di speranza.

      A volte mi chiedo come sarebbe stato diverso il libro di Giobbe se i suoi amici l’avessero confortato invece di accusarlo, l’avessero incoraggiato, supportato ed ascoltato invece di predicare dal pulpito. E se la moglie l’avesse confortato, piangendo e condividendo insieme a lui il dolore della loro perdita, invece di dirgli: “Maledici Dio e muori”? Avremmo avuto una bella immagine di come la chiesa può aiutare a rimarginare il dolore dei suoi membri.

      Purtroppo, quello che notiamo è un uomo che soffre da solo.

      Come vediamo anche nel libro di Giobbe, ci saranno dei momenti in cui il corpo di Cristo fallirà la missione.

      Fortunatamente, abbiamo sempre un Dio Vivente a cui rivolgersi: “La tua bontà sia il mio conforto, secondo la parola data al tuo servo” (Salmi 119:76). Lascia che Lui ti consoli attraverso la Sua Parola. Cerca passaggi che portino luce e calore alla tua anima. Troverai grande conforto nelle molte storie di redenzione, in particolare in quelle che raccontano di come Gesù trattò i peccatori pentiti. Uno di questi racconti riguarda l’apostolo Paolo, che perseguitò la chiesa e tuttavia gli fu mostrata grazia e misericordia. E che dire di Pietro che per paura negò Gesù? Fallì miseramente ma fu perdonato e usato potentemente da Dio. La donna che Gesù incontrò al pozzo, aveva avuto cinque mariti e probabilmente era stata cacciata dalla sua comunità, ma trovò in Lui nuova speranza. La donna colta in flagrante mentre commetteva adulterio, diventò la destinataria di una grazia immensa che scioccò i leader della chiesa di quel tempo.

      I Salmi sono un’altra meravigliosa fonte di conforto. Troverai le braccia di Dio intorno alle tue spalle mentre ti relazioni, piangi e preghi insieme ad altri fratelli pentiti che si sentono molto soli.

      Trovare conforto in modi legittimi significa lasciare alle spalle la terribile vergogna che si prova ogni volta che cadiamo nella trappola del peccato.

Autore: Mike Genung (tratto dal libro “100 giorni di Cammino verso la grazia”)