Rialza chi è caduto

Rialza chi è caduto

Fratelli, se uno viene sorpreso in colpa, voi, che siete spirituali,
rialzatelo con spirito di mansuetudine. Bada bene a te stesso,
che anche tu non sia tentato. Portate i pesi gli uni degli altri e adempierete così la legge di Cristo. Infatti, se uno pensa di essere qualcosa pur non essendo nulla, inganna sé stesso.

Galati 6:1–3

Qualche tempo fa, un mio amico consulente di una chiesa mi raccontò di un uomo che stava seguendo per aiutarlo ad abbandonare il peccato sessuale. Insieme hanno avuto diverse sessioni, in cui l’uomo aveva confermato al mio amico, di non aver più visto alcun materiale pornografico. Più tardi però lui ammise di aver mentito al consulente e di essere caduto di nuovo nel peccato. Il mio amico si arrabbiò e lo cacciò via dal suo ufficio. Più tardi si rese conto di essersi arrabbiato per orgoglio e ammise di aver sbagliato. Non avrebbe dovuto reagire in quel modo.

Ho un altro amico che aveva una persona che lo seguiva. Quando il mio amico gli ha confessato di aver rovinato tutto guardando del materiale sconcio, l’uomo con cui condivideva la sua lotta gli si scagliò contro con tanta rabbia. Ora si sono divisi, non si sentono più.

Siamo la chiesa che si autodistrugge da sola. Ho parlato con dei pastori che lottano contro la pornografia e che spesso hanno il terrore di dirlo al consiglio di chiesa, per paura di essere licenziati.

Ci aspettavamo forse dei pastori perfetti? Se un leader di chiesa chiede supporto, dovremmo aiutarlo a guarire, invece di tirare fuori forconi e coltelli. Personalmente vorrei seguire un pastore che ha il coraggio di ammettere che vince il peccato sessuale giorno per giorno; un uomo che è onesto e ha il coraggio di ammettere che non è perfetto.

Un giorno il Signore potrebbe metterti davanti una persona che ti chiederà aiuto per affiancarlo, nella sua lotta contro il peccato sessuale. Se succederà, ricorda chi sei, da dove vieni, che cosa ti ha aiutato ad uscire fuori dalla schiavitù del peccato, e che far vergognare o arrabbiarti con un altro uomo quando ti confessa onestamente i suoi peccati, non sono modi graditi a Dio.

Ecco sette linee guida da considerare:

  1. Ascoltalo. Lascia che l’altro apra il suo cuore, senza interromperlo. Se ti racconta almeno il 70% delle sue cose intime, allora sei sulla strada giusta.
  2. Non giudicarlo. Accettalo così com’è. Questo allontanerà il peso della vergogna dalle sue spalle.
  3. Se giura mentre condivide il peccato sessuale, non fossilizzarti su questo; il problema principale in questo momento è ben altro. Il peccato è un sentiero tortuoso e Dio può condurti verso persone complicate. Non essere un cristiano duro e rigido.
  4. Sii sempre una persona rassicurante. Questo significa accettarlo per quello che è; sii discreto e non raccontare a nessuno ciò che lui condivide con te.
  5. Per poterlo consigliare devi guadagnare la sua fiducia. Questo implica numerosi incontri in cui vedrà che ti preoccupi per lui; più si sta insieme, più si instaurerà un rapporto di fiducia, si creerà un clima sereno, in cui ascolterai senza giudicarlo.
  6. Molti saranno tentati dall’orgoglio di considerarsi un auto-profeta unto da Dio, che può far piovere fuoco sugli empi e condurli nella via della giustizia. Il tuo compito non è quello di salvarlo, cambiarlo o farlo guarire. Solo a Dio appartiene il merito e la gloria. Il tuo ruolo è quello di accompagnarlo nel suo cammino, pregare per lui e parlare della sua vita, mentre Dio guida e sviluppa la vostra relazione.
  7. Non fare affidamento sulla tua saggezza. Spesso, quando parlo con qualcuno, prego per poter usare le parole giuste. Lascia che il Signore parli attraverso di te.

Autore: Mike Genung (tratto dal libro “100 giorni di Cammino verso la grazia”)