La verità sull’esposizione precoce alla pornografia

La verità sull’esposizione precoce alla pornografia

Per chi lotta contro la pornografia c’è una triste realtà: le persone dipendenti hanno iniziato a farne uso in modo compulsivo in tenera età. Lavoro da vent’anni con centinaia di uomini e donne, che cercano di liberarsi dalla dipendenza pornografica, e durante tutto questo tempo ho incontrato solo una persona, che non aveva iniziato a farne uso da bambino.

Diversi studi dimostrano che quando le persone sono esposte a contenuti sessuali espliciti, durante la loro l’infanzia o l’adolescenza, rischiano maggiormente di sviluppare problematiche con la pornografia. Allo stesso modo, si è evidenziato che più è giovane il soggetto che viene esposto alla pornografia, maggiore sarà la probabilità che ne faccia uso da grande.

L’esposizione avviene solitamente in modo casuale

Questi studi riguardano quei giovani che vengono esposti alla pornografia casualmente, e non quelli che cercano di proposito del materiale pornografico. La maggioranza incontra la pornografia per caso, diventando poi dipendenti. I filmati pornografici online, influenzano fortemente il cervello in via di sviluppo dei giovani, più di quello degli adulti.

In uno studio che ha coinvolto uomini e donne adulti, che partecipavano a programmi di recupero dalla pornografia, è risultato che l’età media del primo contatto è stata 9 anni e mezzo per le ragazze e quasi 10 anni per i ragazzi. L’età in cui i giovani d’oggi vengono esposti a dei contenuti hard è terribilmente precoce.

Sfortunatamente, i genitori non prendono sempre sul serio questa minaccia. Un pastore che cura i giovani, mi ha recentemente fornito un suo punto di vista: “I genitori hanno la tendenza a pensare che i propri figli siano più piccoli di quanto non siano in realtà”.

I genitori pensano che i loro figli siano troppo piccoli, per trovare da soli del materiale pornografico; oggi giorno però, niente impedisce loro di imbattersi, per caso, in determinati contenuti. Questo è un dato di fatto. Gli uomini di settant’anni che ho aiutato, hanno scoperto la pornografia per la prima volta all’età di cinque anni.

L’esposizione aumenta la curiosità

L’esposizione a immagini spinte creano, nella testa di un bambino, curiosità e confusione. Se i genitori non lo aiuteranno ad elaborare ciò che ha visto, andrà a scavare di più, ma il suo cervello non essendo abbastanza maturo, non sarà in grado di capire i contenuti porno.

I sondaggi rivelano che la ricerca di materiali pornografici è una delle attività più cliccate su Internet, più dei videogiochi. I bambini iniziano a sviluppare velocemente l’abitudine incontrollata di tornare al porno e ciò può facilmente trasformarsi in una vera dipendenza.

Conosci qualcuno che lotta con la pornografia?

Tutti abbiamo amici o parenti che stanno ingaggiando una battaglia contro la pornografia. E ciò che impedisce ai nostri cari di aprire il loro cuore con noi è la paura di essere respinti. Molto probabilmente tutti abbiamo qualche persona a noi stretta, che lotta contro la pornografia, che non ci rivela nulla.

Se scopriamo che qualcuno che conosciamo è pornodipendente, dobbiamo reagire. Sapere che la loro lotta è iniziata quando da bambini sono stati esposti casualmente a certi contenuti, ci sarà d’aiuto. Prova ad immaginare il tuo amico adulto, come si sentiva sopraffatto, da bambino, di fronte a dei contenuti sessualmente spinti. Questo ti aiuterà ad essere empatico e ti spingerà a sostenerlo.

Probabilmente non avevano nessuno vicino, che li aiutasse a capire ciò a cui erano stati esposti. I loro cervelli non erano abbastanza raffinati, per resistere a qualcosa di così affascinante e intrigante. Hanno abboccato all’amo, prima che se ne rendessero conto.

Il nostro ruolo nei confronti di amici e familiari è quello di offrirgli supporto e garantire la loro tutela, all’interno della comunità. Avranno bisogno di alleati e di aiuto professionale, per poter resistere al porno, ma ciò di cui avranno maggior bisogno, sarà il sostegno di amici e familiari. Il nostro compito dunque è quello di farli sentire accettati dall’ambiente che li circonda, aiutarli a non provare vergogna di aver sviluppato una dipendenza sin dalla tenera età, senza comprenderne la gravità.

Stai combattendo contro la pornografia?

Da adulti, molti di noi combattono contro la pornografia, cercando di resisterle. Per continuare a farlo, avremo bisogno di aiuto esterno, ad esempio una persona fidata, che conosce la nostra storia. Consentire agli altri di aiutarci a superare la vergogna è un passaggio fondamentale di questo processo.

Un modo che può aiutarti a rimuovere la vergogna è parlare con il bambino che eri una volta. Mi spiego meglio. Trova una foto che ti ritrae negli anni in cui hai visto per la prima volta materiale pornografico. Guardala e prova a ragionare su quanto eri giovane, per sperimentare qualcosa come la pornografia. Io ho una foto, e a volte quando ho bisogno di ricordare quando ero bambino, mi capita di guardarla. In quella foto avevo solo nove anni, l’età in cui fui esposto per la prima volta al porno, tramite un amico più grande.

Possiamo e dobbiamo avere empatia per quel bambino. Lui non aveva idea dell’impatto che quello che stava guardando, avrebbe avuto sulla sua vita. Quel bambino sentiva di non poter svelare a nessuno ciò che aveva visto, perché si sentiva troppo confuso e sapeva che il porno era un argomento tabù. Avere empatia con il bambino che è dentro di noi, fa parte del percorso che ci aiuterà a lasciare questa dipendenza alle spalle.

Genitori, proteggete i vostri figli!

Mi auguro che queste informazioni ispirino i genitori a valutare ed aumentare gli sforzi, per proteggere i propri figli dall’esposizione alla pornografia. Bisogna installare il Parental Control su tutte le tv ed i dispositivi utilizzati dai propri figli. Bisogna stabilire dei limiti in cui i figli possono utilizzare computer e device multimediali. Aspettare che i figli siano abbastanza grandi, prima di dare loro dei dispositivi con accesso facile a Internet. Raccomando caldamente di non farlo prima dei 14 anni.

Quando permettiamo ai nostri figli di usare dei dispositivi con accesso a Internet, dobbiamo attivare subito il Parental Control e poi pian pianino dare loro più libertà, man mano che dimostrano di poter essere in grado di gestire i contenuti proposti dal Web.

Dobbiamo monitorare la TV ed i film che guardano. Dobbiamo conoscere le famiglie dei loro amici e le regole che applicano a loro figli, prima di consentire ai nostri, di trascorrere del tempo nelle loro case.

Molti bambini vengono esposti alla pornografia casualmente, mentre cercano risposte sul sesso. Potrebbero non sapere che la pornografia esiste, ma la incontrano, cercando risposte alle loro innocenti domande sul sesso, o sul significato di parole che hanno sentito da qualche parte. Possiamo cautelarci, parlando del sesso con i nostri figli e rispondendo alle loro domande. Se si sentiranno al loro agio, ci chiederanno informazioni a riguardo, senza dover andare su Internet o trovare le risposte parlando con gli amici.

Ricorda: i bambini guarderanno la pornografia

Anche se saremo attenti, offrendo loro tutta la protezione possibile, i nostri figli saranno ugualmente esposti alla pornografia. È impossibile che non vengano mai a contatto con essa, a causa della sua grande diffusione. Questo comunque non ci deve preoccupare. Ciò che dobbiamo fare è preparare i nostri figli a sapere cos’è la pornografia e cosa fare se la incontrano. Dobbiamo informarli.

In breve, i nostri figli devono sapere che devono stare alla larga dal porno e che possono sempre parlare con noi, di qualunque cosa. Devono comprendere che non saranno nei guai se vedranno casualmente qualcosa che credono sia porno. Poi parliamo con loro di quello che hanno visto, eliminando così in loro confusione e curiosità.

La dipendenza dalla pornografia non inizia mai nell’età adulta. Le radici vengono piantate durante l’infanzia, dal momento in cui si viene esposti al porno per la prima volta. E cresce quando non c’è nessuno che aiuta ad elaborare i contenuti a cui si è stati esposti.

Possiamo e dobbiamo avere una grande empatia per gli adulti, la cui infanzia è stata influenzata dalla pornografia. Dobbiamo riconoscere che nessun bambino comprende appieno il danno che essa causa. Dovremmo avere empatia di noi stessi, se siamo stati esposti precocemente a certi contenuti. Genitori, zii e nonni dovrebbero fare tutto il possibile, per prevenire l’esposizione alla pornografia nei bambini. Dobbiamo prepararli a venire da noi, quando la incontreranno sul loro cammino.

Lavoriamo insieme per prenderci cura dei bambini esposti alla pornografia, compresi quelli che ora sono adulti.

Autore: John  Fort