La storia che si nasconde dietro la tua porno dipendenza

La storia che si nasconde dietro la tua porno dipendenza

Articolo rivolto a coloro che lottano contro la pornografia o altri comportamenti indesiderati

Cosa accade davvero?

NON SI TRATTA DI SESSO, MA DI QUALCOSA DI MOLTO PIÙ PROFONDO.

Le persone si trovano spesso intrappolate in comportamenti sessuali indesiderati, che si sono consolidati negli anni, e nonostante gli sforzi per cambiare vecchi modi di agire, non riescono più a liberarsi dalla loro dipendenza. Hanno seguito programmi, percorsi e persino terapie di gruppo che hanno donato un certo periodo di sollievo, ma a lungo andare la vittoria contro il peccato si rivela solo temporanea. La vergogna e lo scoraggiamento aumentano ed è difficile credere che le cose cambieranno in meglio. 

Ma dietro ogni persona c’è sempre una storia. Dall’esterno il vero problema di un uomo può sembrare la difficoltà di vincere contro il peccato sessuale, quando in realtà lui sa bene che dietro la sua dipendenza si nasconde una storia profonda, dolorosa, come la perdita o la rottura di un legame per lui importante. Le dipendenze che nascono da queste storie non riguardano affatto il sesso. Piuttosto, hanno a che fare con un cuore spezzato.

In questi casi la domanda migliore da porre non è “Come hai iniziato a guardare il porno?”, ma “Quali difficoltà stavi affrontando quando la pornografia ha fatto irruzione per la prima volta nella tua vita?”. In altre parole, “Cosa stava succedendo nella tua vita quando la pornografia ha incrociato per la prima volta il tuo cammino? Stavi cercando una via di fuga per evadere dai problemi della vita? Cercavi nuovi stimoli? Desideravi un po’ di sollievo dalla tua sofferenza?”.

Ogni essere umano, a prescindere dall’età, è naturalmente attratto dal sesso. Esso è radicato nelle nostre menti e nei nostri corpi. Sia che abbiamo cinque anni o cinquanta, come un metallo viene attratto da un magnete, così anche noi siamo attratti dalla bellezza di un legame così intimo. L’attrazione sessuale non è un problema. Nemmeno la curiosità verso il sesso. Il vero problema è il modo in cui la pornografia “promette” un legame senza fornirlo realmente.

Tutti noi abbiamo un disperato bisogno di legami.
La facilità con cui i giovani possono accedere a contenuti esplicitamente pornografici è aumentata in modo impressionante nel corso degli anni. Al giorno d’oggi si presenta come un rimedio rapido, agevole e auto-soddisfacente. La verità è che il porno “sembra” lenire le anime doloranti, i cuori disconnessi.

Qual è la storia dietro la rottura della tua relazione?

DA QUALCHE PARTE HAI PERSO LA CONNESSIONE CON LA REALTA’ E
IL PORNO TI HA OFFERTO CONFORTO

La pornografia non riguarda unicamente la sua fruizione (anche se questo può fornirci degli utili indizi). La questione sembra essere ancora più profonda. Si cerca di distaccarsi dalla realtà, per poter sopravvivere alle tempeste della vita.

Il cervello umano cresce, si sviluppa e prende forma, attraverso i legami creati dalle relazioni. I bambini imparano sin dalla tenera età a conoscere sé stessi, creando una loro visione del mondo, imparando come comportarsi e come gestire le proprie emozioni, grazie alle relazioni che li circondano. La programmazione del nostro cervello inizia proprio dai legami e dalle connessioni che si creano con quelle persone che ci circondano sin da piccoli.

Connessioni.

Tutti, nessuno escluso, sperimentano un certo livello di disconnessione dalle persone. Curt Thompson scrive: “Siamo nati con il desiderio di essere ricercati e amati dalle persone”. Lungo il percorso della vita però, può capitare di sentirsi smarriti, proprio perché nessuno ci “cerca”. La connessione con gli altri non è semplice, non è sempre disponibile. La paura che si verifica in questi momenti spinge il bambino/giovane a sviluppare delle strategie di sopravvivenza, che gli permettano di “fasciare” il cuore infranto.

E la pornografia si presenta come un’alternativa adeguata offrendo una falsa connessione, piena di fascino, attraente, confortevole, disponibile, facendogli credere che sia un’ottima soluzione, in grado di attenuare il dolore causato da un legame spezzato. 

La pornografia:
– propone una sintonizzazione anonima, in solitudine
– stimola corpo e mente, offrendo eccitazione e conforto;
– fa credere al giovane che si sente triste e invisibile che le cose cambieranno dopo averla guardata;
– attenua il dolore del tradimento, dell’abbandono e del disinteresse, offrendo un luogo coerente e disponibile per connettersi;
– non respinge nessuno ma afferma e invita costantemente ad un impegno più profondo;
– combatte la noia e regala nuovi stimoli mentali, emotivi e fisici;
– fornisce al giovane una via di fuga in mancanza di altre possibilità o luoghi dove andare.

La pornografia dunque riveste il ruolo di uno pseudo genitore.

Come curare allora il tuo cuore spezzato?

IL PROBLEMA PRINCIPALE NON È IL PORNO, BENSI’ IL FATTO CHE NON SAI COME CURARE IL TUO CUORE.

I programmi di recupero, i siti Internet ed i gruppi di supporto possono offrire un sostegno esterno, ma il lavoro più grande non riguarda i problemi comportamentali o la gestione del peccato. La trasformazione di una vita inizia quando si comincia a chiamare per nome la realtà dolorosa a cui si è sopravvissuti. Per la maggior parte dei porno dipendenti, essa è solo uno strumento che è stato utilizzato per sopravvivere, non è ciò a cui si è sopravvissuti.

Uno dei motivi per cui la maggior parte dei porno dipendenti riesce a raggiungere un certo livello di sobrietà è il risultato del loro impegno e la grande forza di volontà. Gli adulti hanno la capacità di “darsi da fare”, tentando di adottare e creare nuove abitudini. Esistono poi altri fattori esterni, che spingono queste persone a cercare di “liberarsi” dalla loro dipendenza, come ad esempio la loro fede, la vergogna di essere di essere scoperti, la minaccia di perdere il partner, o la paura che la dipendenza degeneri in una modalità illecita.

Ma se queste storie dolorose non verranno affrontate, la sofferenza persisterà e si ricorrerà nuovamente alle vecchie strategie di sopravvivenza. Si cadrà di nuovo nel peccato, la vergogna aumenterà, dando vita a dialoghi interni di auto-condanna del tipo: “Non c’è la farò mai”, “Non riuscirò mai a liberarmi dalla mia dipendenza”, “Sono un pervertito”, “Faccio schifo”.

Nel suo famoso TedTalk sulla dipendenza, Johann Hari conclude con una potente dichiarazione: “L’opposto della dipendenza non è la sobrietà. L’opposto della dipendenza è la connessione”. Perciò, se vogliamo sperimentare una vera guarigione dalla pornografia o da altri comportamenti indesiderati, dobbiamo curare le nostre ferite con attenzione, compassione e soprattutto con gentilezza. Bisogna soccorrere le persone non solo psicologicamente, ma aiutandole soprattutto ad identificare, riconoscere e a benedire quel dolore a cui sono sopravvissuti. Solo se si riesce a raccontare il dolore nascosto è possibile trovare delle soluzioni per curare al meglio un cuore spezzato.

Per iniziare, rispondi alle domande qui sotto, annotando le risposte sul tuo diario, oppure parla con un amico o con il tuo coniuge. Anche tu hai il diritto di raccontare la tua storia.

DOMANDE DA CONSIDERARE:

– Come definiresti l’atmosfera della tua casa durante l’infanzia? Quali parole useresti per descrivere le tue emozioni quando eri bambino?

– Guardando al passato, descrivi i momenti che ricordi in cui ti sei sentito al sicuro, legato e accudito dai tuoi genitori.

– Ora descrivi i momenti in cui ti sei sentito distaccato, solo ed insicuro. Cos’era successo?

– Che cosa desideravi con tutto il tuo cuore? Cosa hai o non hai ricevuto?

– In quale momento della tua vita sei venuto a contatto per la prima volta con la pornografia? Cosa ti stava accadendo (soprattutto a livello emotivo e relazionale) in quel momento?

– In che modo la pornografia ha “curato” il tuo cuore? È riuscita a confortarti? Ti ha aiutato a creare dei veri legami? Ti ha portato gioia? Ti ha aiutato a “scappare” dai problemi? È riuscita a dare sollievo al tuo cuore?

– Di cosa hai bisogno per sopravvivere alla sofferenza? Se oggi senti il “richiamo” del porno (qualcosa dentro di te ti spinge a tornare alle vecchie abitudini), cosa fai? C’è qualcosa che ti fa rivivere un’esperienza simile alla tua infanzia?

– A tuo parere la “sobrietà” è incentrata più sulla guarigione dalla porno dipendenza o su come creare un legame vero e profondo?

– Se dovessi identificare un desiderio insoddisfatto che ti porti dietro dall’infanzia, quale sarebbe?

Riscrivi la tua storia

Autore: Chris Bruno