La pornografia deve essere oggetto di continua conversazione con i tuoi figli

La pornografia deve essere oggetto di continua conversazione con i tuoi figli

“Ho visto della pornografia per la prima volta attraverso uno smartphone, all’età di 12 anni. Sapevo che questo non piaceva a Dio, ma ho continuato a farlo quando ero da solo in casa, all’insaputa dei miei genitori. Loro non hanno mai affrontato insieme a me l’argomento porno e io non sapevo come smettere. All’età di 16 anni il giovane pastore della mia chiesa, divenne mio mentore e solo allora iniziai a pensare di abbandonarla. Il suo modo di parlare diretto e coerente, riguardo alla pornografia, mi è stato di grande aiuto”.

Oto, 19 anni, 2019

I genitori temono la Pornografia

I genitori possono sentirsi a disagio a conversare continuamente di pornografia con i propri figli, per tanti motivi. Principalmente perché temono che queste chiacchierate imbarazzanti possano creare tensione tra di loro. Poi perché hanno difficoltà ad ammettere che il proprio figlio potrebbe guardare dei materiali pornografici. A volte ci sentiamo troppo sopraffatti, per aggiungere un altro compito al ruolo di genitore.

Tuttavia, nessuna di queste motivazioni è più importante della necessità di affrontare continuamente l’argomento, con i propri figli.

La mia storia mostra come sia fondamentale parlare spesso con i figli, riguardo la pornografia. L’ho scoperta per la prima volta all’età di nove anni, tramite un adolescente della mia chiesa. I miei genitori non ne parlavano mai e io pensavo che non fosse il caso di affrontare con loro questo argomento. Il mio secondo “contatto” fu durante un pigiama party, qualche mese dopo. Tutti i ragazzi della mia età sembravano conoscerla già. Visualizzare certi contenuti sembrava una cosa normale, ma io sapevo benissimo che era qualcosa di profondamente sbagliato.

Una volta, quando ero adolescente, mio padre mi colse in flagrante, mentre guardavo un filmato porno; fu allora che decise di parlarmi apertamente. Il suo discorso mi aiutò a resistere solo due settimane, poi iniziai di nuovo. I miei genitori non hanno mai più toccato questo argomento, davanti a me.

Ero un adolescente modello del gruppo dei giovani della mia chiesa, leggevo la Bibbia e pregavo ogni giorno. Malgrado ciò, visualizzavo di nascosto dei materiali sconci, almeno una volta alla settimana. La mia fede era in conflitto con le mie azioni, questo mi rendeva molto triste, specie nei momenti di solitudine. Il mio problema con il porno si intensificò quando andai a vivere da solo, poiché avevo tutta la libertà che volevo.

Desidero sottolineare il fatto che erano tempi diversi rispetto a oggi. La pornografia che ho conosciuto non aveva né l’accessibilità, né gli aspetti grafici moderni. Tuttavia, visualizzare certi filmati, è stato molto distruttivo. Gli effetti del porno sul cervello di un bambino sono piuttosto gravi.

Non possiamo pensare che la pornografia sia un argomento da non dover parlarne, e che i nostri figli non avranno niente a che fare con essa. Non capisco proprio perché così tanti genitori evitano di discuterne con i propri figli!

1. È sconvolgente

Molti genitori sono sconvolti dal fatto di dover parlare con i propri figli riguardo la pornografia. Oggi i ragazzi partecipano in così tanti eventi, che è difficile stargli dietro in maniera efficace. Ci preoccupiamo di tutto quello che gli dovremmo insegnare, ma siamo troppo impegnati anche solo a pensare come iniziare a farlo. Temiamo che non troveremo mai il tempo di avere delle “conversazioni importanti”, prima che il bambino cresca e se ne vada via di casa. Fondamentalmente, riteniamo di non essere in grado di gestire questo argomento.

Ma parlare con i nostri figli della pornografia non ci deve sconvolgere. Ci sono tantissime risorse che possono insegnarci cosa dire, o persino farlo al posto nostro. Mi riferisco a libri, video, podcast e blog, come questo che stai leggendo ora! Questi mezzi possono essere grandi fonti di conoscenza e possono insegnarci molte cose; ciò che dobbiamo fare è parlare con loro di quello che abbiamo imparato insieme.

Queste conversazioni non devono essere programmate. Discutiamo già tanto con i nostri figli. Probabilmente leggiamo anche dei libri, o guardiamo dei film con loro. Tutto quello che dobbiamo fare è variare gli argomenti di conversazione, riguardo ai libri ed ai video. Questo non significa lavorare di più, ma farlo in modo diverso.

2. “Non voglio che mio figlio guardi questa roba”

Ricordo che mi ribellavo all’idea che mio figlio potesse mai guardare dei filmati pornografici. Tuttavia, mi ricordai che quando avevo poco meno di 13 anni, visionavo molto materiale pornografico, mentre all’esterno risultavo essere un ragazzino modello. Tutti i bambini sono curiosi riguardo al sesso, non solo i bambini degli altri. Non è giusto pensare che i nostri figli non vedranno mai il porno.

Anche se un bambino non vuole veramente vedere del materiale pornografico, è quasi impossibile che non venga esposto a certi filmati. Anche se a casa non abbiamo accesso a Internet, o se non diamo un cellulare a nostro figlio, lo scoprirà comunque da qualche parte attraverso qualcun altro. La pornografia è così diffusa che tutti i bambini oggi ne sono esposti.

Non dobbiamo preoccuparci di questo, per il semplice motivo che possiamo fare qualcosa per aiutarli.

3. Potrebbe danneggiare la nostra relazione

Parlare di pornografia potrebbe inizialmente metterti in imbarazzo, ma questo è principalmente un disagio dei genitori. Le persone con cui lavoro hanno scoperto che la maggior parte dei bambini si sentono più a loro agio nel parlare di pornografia con i genitori. Infatti, in un sondaggio del 2019 svolto sugli adolescenti, l’82% ha affermato che il miglior modo per conoscere il sesso e gli effetti della pornografia è attraverso i genitori, o una persona fidata.

La paura più grande dei bambini è che pensano che verranno puniti se faranno domande, o se ammetteranno di aver già visto dei filmati porno.

Un ragazzo di 15 anni che ha partecipato al sondaggio ha detto: “Vogliamo solo fare una chiacchierata senza essere puniti”. Chiaro? Ha usato il verbo “voglio”. La maggior parte dei ragazzi vuole parlarne con qualcuno.

Il problema non sono i nostri figli. Siamo noi genitori che abbiamo maggior timore di parlare. Mio figlio ora ha 21 anni e ride quando ricorda il mio nervosismo, il giorno che gli ho parlato per la prima volta della pornografia. Quindi sì, so come ci si sente ad avere paura di affrontare questo argomento con i propri figli.

Se all’inizio c’è imbarazzo, ciò non significa che parlare rovinerà la nostro relazione. Abbiamo scoperto che genitori e figli che parlano spesso di pornografia, sviluppano una relazione più profonda, senza tensioni.

È importante che queste conversazioni siano oneste, da entrambe le parti. Come genitori dovremmo essere sinceri riguardo al nostro passato, come chiediamo ai nostri figli di esserlo.

Inizia a parlare oggi

Devo ammettere che il pensiero di parlare di pornografia con i nostri figli può sembrare spaventoso. Ciò non significa che sarà difficile continuare, dopo aver iniziato. Diventerà sempre più facile e agevole.

La buona notizia è che non devi sapere cosa dire, per iniziare a parlare con i tuoi figli in determinati giorni. Esistono dei libri e dei video da guardare insieme a loro. Saranno proprio loro ad iniziare la conversazione al posto tuo. Il danno che la pornografia arrecherà ai nostri figli sarà troppo grande, se non ne parleremo.

Ad essere sincero, mi entusiasma notare quanto queste conversazioni aiutino le famiglie a creare legami più forti. Quando io e mia moglie abbiamo iniziato a parlare della pornografia e delle questioni correlate, con nostro figlio e nostra figlia, entrambi abbiamo espresso i nostri sentimenti. Abbiamo parlato di come eravamo immersi nella pornografia e di come ci ha fatto sentire. Le conversazioni sono diventate molto intime e ci hanno permesso di conoscerci a un livello più profondo. La relazione con i nostri figli è salita ad un nuovo livello, da quando abbiamo iniziato ad affrontare certi argomenti.

Molti genitori mi hanno confermato la stessa cosa. Un papà mi ha raccontato che dopo aver iniziato a parlare della pornografia a casa, uno dei suoi figli voleva che gli rimboccasse le coperte, prima di dormire. Suo padre era sorpreso che il figlio usasse quel tempo per fare delle domande sul sesso, sulla pornografia e su ciò che provava al riguardo. La buona notte è diventata un momento di legame padre-figlio, un tempo per parlare di aspetti molto intimi. Il padre aprì la porta alla conversazione, scoprendo che il figlio aveva molto da dire e da chiedere.

Le continue chiacchierate sulla pornografia e sul sesso possono essere uno dei modi migliori per costruire una bella relazione tra genitore e figlio. Mi piacerebbe vedere più famiglie sperimentare questo tipo di vicinanza. Questa è roba davvero potente.

Autore: John Fort