La bugia che ti perseguita

La bugia che ti perseguita

“Tu sei abbastanza”, scrive qualcuno, suscitando una tipica risposta rabbiosa sui social media: ‘No, il punto è che non sarai mai abbastanza… siamo tutti peccatori’. E il botta e risposta su Twitter dura alcune ore fino a quando inevitabilmente si esaurisce. Lo vedo e sospiro.

Siamo bravi a non cogliere il punto, vero? Ciò che mi affascina è che proprio questa idea è oggetto di controversia nelle prime pagine della Scrittura. Il serpente si avvicina ad Adamo ed Eva dicendo: “Dio ha davvero detto: ‘Non dovete mangiare da nessun albero del giardino’?”. E in quel preciso istante, i loro cuori iniziano a battere più forte, i loro volti arrossiscono e si chiedono per la prima volta: “Ci è sfuggito qualcosa? Ci manca qualcosa? Dio non ci ha dato tutto ciò di cui avevamo bisogno? Possiamo davvero fidarci di Dio?”. Non ci viene detto per quanto tempo siano rimasti seduti nella loro vergogna e ansia primordiali, ma alla fine hanno capito. E anche noi capiamo.

Capiamo perché anche noi viviamo nella menzogna di non essere abbastanza, che Dio non è abbastanza. Dio ci ha creati a sua immagine, con una profonda dignità, un bellissimo senso di appartenenza, uno scopo profondo. Eppure, la menzogna del serpente mette tutto in discussione. Sant’Agostino confessa: “Tu eri dentro di me, ma io ero fuori, ed era lì che ti cercavo”. In qualche modo, abbiamo creduto alla menzogna che la presenza di Dio con noi e per noi non fosse sufficiente, che il nostro disegno divino non fosse sufficiente, che dovessimo cavarcela da soli.

Almeno in parte, abbandonare questa menzogna una volta per tutte significa ricordare e rivendicare il proprio essere amati da Dio. Siete stati creati nell’amore e per l’amore. L’amore è il vostro disegno, l’amore è la vostra eredità, l’amore vi ha trovato quando eravate perduti e l’amore è il vostro destino quando tutte le cose saranno rinnovate. L’amore è sufficiente.

Autore: Chuck DeGroat