Impara ad amare

Impara ad amare

“Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria,
ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a sé stesso”
Filippesi 2:3

Un matrimonio colpito dalla dipendenza sessuale o dalla pornografia spesso si presenta così: il marito nasconde il suo peccato per anni. La moglie è devastata quando lo scopre. Lui si rende conto che ha disperatamente bisogno d’aiuto. Inizia a frequentare gruppi o consulenti dicendo alla moglie che sta meglio. Si aspetta che lei sia entusiasta e che lo sostenga, lei invece si arrabbia o si mette a piangere. Lui si difende vedendo che lei non apprezza i suoi sforzi. La tensione aumenta ed entrambe le parti si chiudono e si mettono sulla difensiva. Come possono far funzionare nuovamente il loro matrimonio?

      Quando un uomo scombussola la moglie raccontandole la verità sulla sua dipendenza dalla pornografia, è come se un camion della spazzatura scaricasse su di lei un carico di dolore, di vergogna e di rabbia. Improvvisamente, tutto il mondo le crolla addosso. L’uomo che ha sposato non è chi pensava che fosse. Deve affrontare il trauma del suo tradimento, la paura di fidarsi nuovamente di lui, i timori per il futuro e l’impatto che tutto questo avrà sulla sua autostima.

      Le sue ferite impiegheranno anni per guarire. Sono profonde, aperte, esposte. Solo la semplice menzione dei “problemi” del marito la manda in collera, le fa venire un attacco di pianto o la fa disperare. Quando lui va da lei per dirle: “Guarda tesoro, non mi sono masturbato davanti a filmati pornografici per tre mesi”, le sta ricordando quanto l’abbia ferita. Anche se lui sta migliorando, lei è costretta ad affrontare una situazione che non si aspettava quando si erano sposati.

      Quindi, affinché la guarigione abbia luogo, suo marito deve mettere da parte la voglia di vantarsi dei suoi “successi” nel recupero e dedicarsi umilmente alla cura, all’ascolto e alla comprensione di ciò che sta passando la moglie. Deve incoraggiarla ad esprimere tutti i suoi sentimenti. Se è arrabbiata, deve permetterle di farla sfogare senza difendersi. Se lui non si difende (è indifendibile in quanto sono state le sue azioni a causarle il dolore), lei si tirerà indietro.

      Se lei piange, lui le deve offrire gentilmente una spalla per appoggiarsi ma non si deve arrabbiare se lei rifiuta. Deve rinunciare al suo diritto di fare sesso. Il loro letto matrimoniale è stato corrotto. Lei potrebbe avere difficoltà a confrontarsi con i suoi oggetti mentali lussuriosi e potrebbe aver paura che la mente di suo marito sia altrove durante l’intimità fisica. Lui deve essere paziente mentre aiuta la moglie a risolvere questi problemi.

      Perché un matrimonio guarisca, il marito deve abbandonare il suo egocentrismo e “considerare gli altri più importanti di sé stesso” (Filippesi 2:3). Ogni volta che il marito mette le esigenze della moglie prima delle sue, sta dimostrando che la ama. Non fa niente se lei non lo nota. Ci vuole tempo, acqua e cura per far fiorire di nuovo un fiore calpestato. Non importa come risponde o quanto tempo lei ci impiegherà a guarire, ma vale la pena amarla, anche se non è facile. Ogni atto di altruismo le dà una ragione per fidarsi ancora di te.

      In fin dei conti, il marito deve fare una scelta tra il suo orgoglio e sua moglie. Se sceglie il suo orgoglio, rimarrà impantanato nell’egoismo che si nutre della lussuria. Se sceglie sua moglie, imparerà l’umiltà, l’altruismo e l’amore.

      I matrimoni che sono stati spezzati dall’infedeltà di un uomo, possono diventare più forti di prima. Ciò che li ricompone è l’amore, la fedeltà e l’integrità.

Autore: Mike Genung (tratto dal libro “100 giorni di Cammino verso la grazia”)