La nostra vita su questa terra, in confronto all’eternità, è come un puntino minuscolo di una frazione di millesimo di centimetro.
La lussuria scioglie il carattere di un uomo, come una candela di cera. Col passare degli anni costui diventa negligente; nella sua vita regna l’apatia. La ricerca del piacere lo ha reso tiepido; il suo rapporto con Dio non è né caldo, né freddo. È una condizione spirituale pericolosa, su cui ci mette in guardia Apocalisse 3:16.
Forse pensi dentro di te: “Posso sempre prendere le cose sul serio più in là”. “Ho ancora tanto tempo”. Il problema è che più ci immergiamo nel peccato sessuale, più forte diventa la sua presa. Ciò non significa che Dio non possa liberarci, ma il percorso verso la libertà sarà ancora più arduo di prima e causerà molte ferite.
Poi un bel giorno quest’uomo si sveglia e scopre che a 40, 50, o addirittura a 60 anni è ancora sesso-dipendente; personalmente ho conosciuto anche uomini di 70 anni in questo stato. Questo è un enorme spreco. Ci viene data una possibilità di vita e una volta calato il sipario del nostro ultimo giorno, non ci sarà più una seconda opportunità.
Ho sempre temuto di morire poco dopo un’abbuffata di pornografia. L’idea di affrontare il Signore, sapendo di aver sprecato e riempito la mia vita di cose vergognose piuttosto che riempirla di cose che contano per l’eternità, mi faceva star male.
Il peccato sessuale restringe la nostra prospettiva attorno all’Io. Se continueremo a persistere in una tale condizione, dimenticheremo che ogni giorno è un dono prezioso e ogni minuto ci avvicina al nostro destino eterno.
Se tu sei una di queste persone, allora è arrivato il momento di impegnarti e fare tutto ciò che serve per vincere la lussuria. Aspettare che Dio ti dia la voglia di andare in un gruppo di supporto, o ti consigli di eliminare il materiale pornografico nascosto sul tuo computer, non ti porterà da nessuna parte. Dio ti dà la libera volontà di scegliere: se non fai nulla significa che scegli il peccato.
Non c’è dubbio che viviamo negli ultimi giorni. Coloro che perseverano fino alla fine (Matteo 24:13) potrebbero aver bisogno di invocare le risorse dello Spirito Santo, per rifiutare di adorare e inchinarsi davanti agli idoli di questo mondo. Se non abbiamo fatto di Cristo l’unico Signore della nostra vita, rischiamo di essere come coloro che si sviano in momenti di prova o tentazione (Matteo 13:21).
Sono parole taglienti, rivolte a uomini che prendono alla leggera il peccato sessuale e pensano di poter continuare a giocare, senza avere conseguenze. Se rifiuti di agire efficacemente, perderai la tua vita, sprecando l’opportunità di immettere liquidità sul tuo conto bancario spirituale. “Ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano; perché dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore” (Matteo 6:20–21).
La buona notizia è che oggi può essere il tuo primo giorno verso la libertà. Dio potrebbe averti già mostrato uno o due passi da intraprendere; la palla è tra i tuoi piedi e puoi impostare l’azione.
Se ti trovi in questa condizione, ti prego di non esitare ad agire. Muoviti e fallo in fretta.
Autore: Mike Genung (tratto dal libro “100 giorni di Cammino verso la grazia”)