I segreti di una preghiera efficace contro la pornografia

I segreti di una preghiera efficace contro la pornografia

“Perché non posso semplicemente pregare ed essere liberato dal porno?”.
Questa è un’ottima domanda! Dopotutto, conosciamo la potenza della preghiera. Gesù ci dice che qualunque cosa chiederemo nel suo nome ce la darà (Giovanni 16:23-24). Anche se non viene elencata insieme all’armatura di Dio (Efesini 6:13-17), la preghiera è la migliore tattica per combattere la guerra spirituale (v. 18). Se ci basiamo sui miracoli scritti nella Bibbia, sembra che con la preghiera possiamo essere in grado di liberarci dalla nostra dipendenza.

Purtroppo non funziona così. Quando riponiamo la nostra fede in Gesù, gettiamo su di Lui la punizione del nostro peccato, pornografia compresa, ma di solito la liberazione non è immediata. Spesso ci ritroviamo come Paolo, ad implorare Dio di rimuovere le spine nella nostra carne, solo per sentirci dire che la sua grazia ci basta; perché Egli non rimuovere la nostra debolezza (2 Corinzi 12:9).

Tuttavia, pregare è fondamentale per trovare una libertà duratura dalla pornografia. Non possiamo aspettarci una guarigione completa, dopo una preghiera fatta una volta sola. Dobbiamo invece imparare a pregare in modo efficace contro la pornografia.

La preghiera del Signore

Per imparare come pregare contro la pornografia, dobbiamo prima capire cos’è una preghiera efficace. L’esempio lo troviamo tramite Gesù stesso. In Matteo 6:9-13 Egli insegna ai suoi discepoli questa preghiera:

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo anche in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori.
E non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno”.

Lungi da noi di usarle come parole magiche! Attraverso questa preghiera Gesù insegnò ai suoi discepoli le caratteristiche di una preghiera ben fatta. Esaminiamole insieme brevemente.

“Padre nostro che sei nei cieli…”

Dobbiamo pregare Dio come figli e figlie, non come estranei o contadini che supplicano il loro re (anche se Egli è anche il nostro re). Non sottovalutare l’importanza di essere suo figlio! Nel Sermone sul Monte, Gesù sottolinea che se i padri terreni provvedono delle cose buone ai propri figli, fornendo loro ciò di cui hanno bisogno, quanto più il nostro Padre Celeste ci darà cose migliori (Matteo 7:9-11).

Dio potrebbe non donarci subito quello che gli chiediamo, potrebbe non farlo nel modo in cui ce lo aspettiamo. Egli può disciplinarci quando gli disubbidiamo, ma possiamo avvicinarci a Lui con la certezza che Egli ci ama profondamente, molto di più di quanto il miglior padre terreno possa amare i propri figli.

“Sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo anche in terra…”

La parte fondamentale della preghiera consiste nell’adorare Dio, confermando con le nostre parole di conoscerlo e restituire la gloria di nuovo a Lui.

Secondo me l’adorazione serve ovviamente a lodare Dio che ha conquistato i nostri cuori. Ma Dio non ha bisogno della nostra adorazione. Siamo noi che beneficiamo delle lodi, attraverso la preghiera: in pratica affermiamo a noi stessi la verità riguardo a Dio.

L’adorazione inoltre, ci ricorda la nostra posizione. Ad esempio, la preghiera “sia santificato il tuo nome“, ci riporta al terzo comandamento in Esodo 20:7 e serve per chiederci se stiamo macchiando il nome santo di Dio affermando di seguirlo, comportandoci in realtà da peccatori. Se rivendico l’etichetta di cristiano ma pecco intenzionalmente usando la pornografia in modo impenitente, infango il nome di Gesù Cristo.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano...”

Possiamo chiedere a Dio di provvedere per tutti i nostri bisogni e Lui lo farà.
Vale la pena sottolineare che “il nostro pane quotidiano” non è un semplice desiderio, bensì un vero bisogno che chiediamo a Dio di provvedere. Quando si tratta delle tentazioni sessuali e del porno, suggerisco ad esempio a chi non è sposato di implorare e supplicare Dio di provvedere la persona giusta con il quale intrecciare una relazione, in modo che, tra le altre cose, possa godere del sesso senza peccare. Ma Dio ha sotto il suo controllo tutti i nostri bisogni e sa cosa è meglio per noi. La soddisfazione sessuale è un forte impulso ma non è un bisogno definitivo; dunque Dio può scegliere anche di non provvedere un coniuge.

Tuttavia, quando facciamo questa preghiera, se chiediamo a Dio di darci ciò che desideriamo, dobbiamo confidare totalmente che Egli provvederà a tutti i nostri bisogni, e nel caso non lo facesse, ci sarà un motivo ben preciso.

Rimettici i nostri debiti...”

Praticare il pentimento è vitale per la nostra guarigione! La tristezza secondo Dio produce il ravvedimento e porta alla salvezza (2 Corinzi 7:10). Dunque, se coltiveremo l’abitudine di pentirci quotidianamente dei nostri peccati, collaboriamo con lo Spirito Santo per identificare quelle forme di peccato radicate in noi e persino i fattori scatenanti.

Se ogni sera, prima di andare a letto, pregheremo e ci pentiremo dell’uso che abbiamo fatto del porno in quel giorno, saremo più consapevoli della frequenza di questo peccato; ciò potrebbe aiutarci a capire perché continuiamo ancora a praticarlo. 

Le tue confessioni hanno forse un modello del tipo: “Caro Padre, perdona la frustrazione che provo nei confronti del mio capo. E perdonami se ho fatto uso del porno in preda alla mia frustrazione”. Un altro giorno la tua confessione continua così: “Signore, perdonami se mi sono arrabbiato quando i miei figli hanno rotto qualcosa e perdonami se ho usato il porno per tranquillizzarmi”.

Queste preghiere potrebbero farti capire che uno dei fattori scatenanti che ti spinge a peccare è la rabbia.

Il trucco per capire meglio cosa ti spinge a peccare è confessarti in modo specifico. Dio ti ascolterà e ti onorerà anche se non sei degno (ci sarà un motivo del perché i salmisti chiedono la purificazione dalle colpe segrete). Essere specifico ti insegnerà non solo a individuare le trappole che ti portano a peccare ma anche ad evitarle in futuro.

“Come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori...”

Spesso succede che raggruppiamo questa preghiera con “Rimettici i nostri debiti” ma vale la pena analizzarla in modo separato. E se iniziassimo a perdonare gli altri nelle nostre preghiere?
Questo ci aiuterebbe a prendere l’abitudine di praticare il perdono.

Potrebbe essere inappropriato perdonare alcune cose davanti a chiunque. È più sensato farlo prima in preghiera davanti a Dio. Ti faccio un esempio per farti capire meglio. Probabilmente non sarebbe sensato andare dal tuo capo e dirgli: “Ti perdono per aver gestito malissimo la riunione di ieri, ti perdono per avermi fatto sentire talmente frustrato, da avermi poi fatto abbuffare di porno”.

Perdonare le persone nella preghiera ci manterrà in linea con la volontà di Dio, il quale desidera che trasmettiamo agli altri l’amore che ha mostrato a noi. Inoltre, il perdono attraverso la preghiera ci aiuterà a modellare i nostri cuori e le nostre azioni, rendendoci misericordiosi e compassionevoli verso gli altri.

E non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno.

Prega per poter sconfiggere le tentazioni e scoprire i fattori scatenanti che ti spingono a peccare. Fallo in modo specifico.

Ad esempio, se il lavoro ti causa tanto stress e diventa un fattore scatenante, prega affinché tutto si risolva, oppure prega di costruire un rapporto piacevole con il collega che ti dà sui nervi.

Prega di poter sopportare le difficoltà in cui vi troverete.

Prega di scoprire la via d’uscita quando verrete tentati secondo la promessa di Dio ma soprattutto prega di essere disposto a percorrere quella via d’uscita. (1 Corinzi 10:13).

Autrice: Lisa Eldret