I 3 killer della tua guarigione che ti negano la libertà

I 3 killer della tua guarigione che ti negano la libertà

È possibile guarire dalla schiavitù dal porno?

“Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere” (Giovanni 10:10a). Non dovrebbe sorprendere quindi che questi tre elementi killer di cui parleremo, provengano direttamente dal padre delle bugie, Satana stesso. Gesù invece è venuto a darci la vita. Disse: “Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Giovanni 10:10b). Ci sono altri elementi che impediscono la tua guarigione, ma in anni di esperienza come consigliere ed educatore, ho visto che i tre di cui parleremo sono i più importanti. Se non cerchiamo di comprendere come questi “killer” possano uccidere la tua guarigione, sarà quasi impossibile affrontarli e fermarli. La mia prospettiva proviene dalle esperienze di lavoro con gli uomini, ma i principi si possono applicare anche a molte donne in cerca di liberazione.

Killer #1: L’ORGOGLIO

L’orgoglio comanda e domina. E’ convinto di conoscere la migliore strategia per la guarigione. Parlando del pericolo di essere guidati dall’orgoglio, Proverbi 16:18 afferma: “La superbia precede la rovina, e lo spirito altero precede la caduta”. Nei primi anni del mio processo di recupero, ho provato autonomamente a perseguire la libertà. Il risultato sono stati anni di “botte e lividi”. Mentre Dio rivelava il mio problema di orgoglio, iniziai ad abbandonare il modo di pensare: “Posso farlo da solo”. Mi resi conto che questo atteggiamento mi aveva portato ad un punto morto nella mia vita e decisi di provare a fare la volontà di Dio. Ho incollato Isaia 66:2b allo specchio del bagno per avere un promemoria quotidiano: “Ecco su chi io poserò lo sguardo: su colui che è umile, che ha lo spirito afflitto e trema alla mia parola”. L’affermazione: “Non puoi insegnare qualcosa all’orgoglioso”, potrebbe essere dura per te da ascoltare, ma l’esperienza dimostra che è vera. Un cuore pieno d’orgoglio pensa di sapere tutto. L’umiltà è un atteggiamento del nostro cuore e quel cuore può essere educato. Come indica il versetto di Isaia sopra, Dio guarda con favore un cuore ed uno spirito umili e contriti. L’umiltà apre le porte al cambiamento che diventa così sincero, profondo e duraturo. Senza la trasformazione del cuore non vi è alcun cambiamento di vita e non c’è possibilità di essere veramente liberati.

Killer #2: MINIMIZZARE

La definizione di minimizzare è di “ridurre (qualcosa, soprattutto qualcosa di indesiderato o spiacevole) al più piccolo ammontare o grado”. Non ho particolari capacità, ma nel minimizzare ero un vero e proprio artista, sopratutto durante i primi anni della mia guarigione. Sono ancora incline a farlo in aree della mia vita che non riguardano la pornografia. Per grazia di Dio, mi sono stati aperti gli occhi su questo mio atteggiamento. Minimizzare suona come: “Ehi, ho guardato la pornografia solo per 30 minuti questa settimana. La scorsa settimana, l’ho fatto per un’ora!”. Non intendo sminuire i progressi, perché ogni passo avanti è positivo. Ma questo modo parlare di sé è pericoloso, in quanto sembra giustificare il peccato, piuttosto che focalizzare l’attenzione sulla sua confessione e sul pentimento.

Minimizzare è una forma di giustificazione, e per una moglie ferita e traumatizzata, è un discorso difensivo. Risulterò duro ed antipatico, ma non desidero approvazione: Il difensivismo è un parente stretto della minimizzazione. Non importa quanto possa essere doloroso: assumere una posizione onesta e responsabile infonde umiltà nei nostri cuori e nella nostra mente.

Killer # 3: L’ISOLAMENTO

Il tuo più grande bisogno nella vita è di essere pienamente conosciuto ed amato. La paura e la vergogna cooperano insieme, per mantenere gli utenti della pornografia isolati e lontani da tutto ciò che possa aprire i loro occhi al loro più grande bisogno.

Adamo ed Eva tentarono di nascondersi da Dio nel giardino. Perché? Genesi 3:9-10 dice: “Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto»”. Satana, l’ingannatore e padre di tutte le menzogne, ha usato la paura e la vergogna per spingerci nell’isolamento e lontano da Dio fin dalla creazione dell’umanità. E continuiamo a credere a questa bugia. Eppure nel racconto di Genesi 3 vediamo Dio come in realtà Egli è: colui che insegue, dona grazia e protegge i suoi figli. Ha mandato il suo unico Figlio, Cristo Gesù, per riscattare ciò che si è perso e spezzato nel Giardino dell’Eden. La dipendenza prospera nell’isolamento ed il modo per scacciarla via è appartenere ad una comunità. Vivendo in mezzo agli altri, possiamo iniziare a soddisfare il nostro più grande bisogno, la necessità di essere pienamente conosciuti e pienamente amati.

Segui l’esempio di Dio: non puoi farlo da solo

Persino Dio vive in comunità come Padre, Figlio e Spirito Santo. Sebbene sia una comunità misteriosa, è il perfetto esempio di cosa significhi essere completamente conosciuto e pienamente amato, così come fa per i suoi figli, che ama profondamente. Ci ama così tanto che ci ha acquistato tramite il sangue sparso da Gesù Cristo, il solo ed unico Figlio di Dio. Ed è un invito aperto a far parte della più grande comunità eterna, la famiglia di Dio. Giovanni 1:12-13 afferma: “Ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma sono nati da Dio”. Entra nella comunità di Dio, metti da parte l’orgoglio, esci dall’isolamento e inizia uno dei viaggi più difficili della tua vita, il viaggio verso la guarigione, la libertà e la nuova vita.

Autore: Dan Wobschall