Guarire il cuore, parte 2: le Bugie

Guarire il cuore, parte 2: le Bugie

Questa è la seconda di una serie di tre parti sulla guarigione del cuore. Nella prima abbiamo visto come abbattere i muri e le barriere che intralciano la nostra guarigione. In questo articolo ci occuperemo del cuore. Quasi tutte le persone, uomini e donne con cui ho lavorato, indipendentemente dalla loro formazione, esperienza o posizione nel ministero, pastori compresi, hanno fatto emergere bugie nascoste da anni, quando hanno iniziato ad esaminare il proprio cuore (la loro apertura è stata ammirevole). In media, vengono portate alla luce da otto a dodici bugie.
Durante il processo di crescita, i giovani interiorizzano molte convinzioni su se stessi, su Dio e sul mondo che li circonda. Alcune delle convinzioni che i figli sviluppano spesso si formano in famiglia, influenzate dal modo in cui vengono trattati dai genitori. Per capire meglio bisogna chiedersi: i loro genitori li hanno
trattati con rispetto durante la crescita? In casa regnava la tranquillità oppure c’erano urla e grida? Sono stati abusati emotivamente, fisicamente o sessualmente? Sono stati trascurati o abbandonati? Hanno subito abusi spirituali? Hanno sperimentato il rifiuto? Quante volte hanno sentito dire “ti voglio bene” dai propri genitori? Hanno ricevuto un affetto adeguato dalla madre e dal padre? Hanno avuto un’educazione verbale corretta?
Altre convinzioni vengono influenzate da circostanze esterne. Ad esempio, sono stati presi in giro dai loro coetanei oppure sono stati vittime di bullismo a scuola. Può darsi che si siano sentiti rifiutati in qualche ambiente, anche all’interno della chiesa. Forse c’è stato qualche tipo di abuso, da parte di un membro della famiglia o di un leader fidato della chiesa.
Il nostro nemico, che viene a rubare, uccidere e distruggere, cerca una fessura per poter entrare nelle vite delle persone. Nessuna casa al mondo può ripararci dalla guerra spirituale. Il nemico può intrufolarsi nelle abitazioni dei credenti con la stessa facilità con cui entra in una chiesa. Satana, nella sua astuzia, tessendo una rete di menzogne, cerca di influenzare le menti dei giovani e creare roccaforti di falsità. La famiglia, gli amici o alcune chiese gli facilitano il lavoro.
Con il passare del tempo, se queste bugie sono rimaste celate, continueranno a influenzare il giovane, diventato ormai adulto. Le continue lotte contro la depressione, la rabbia, l’orgoglio, l’egocentrismo, il dubbio, il peccato e la dipendenza sono dei chiari segnali, che ci indicano che il cuore ha bisogno di essere curato.
Satana ha ingannato Adamo, Eva e tutti i loro discendenti dicendogli:
Il serpente disse alla donna: “Non morirai di certo. Perché Dio sa che quando ne mangerete i vostri
occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male
”. Genesi 3:4
Sono bastate solo due frasi per corrompere l’intera razza umana, facendola morire nel peccato, mandando molti all’inferno. Ancora oggi le menzogne di Satana si rivelano efficaci e devastanti. Quello che segue è un elenco di bugie a cui continuano a credere le persone che si rivolgono a noi per chiedere aiuto. La maggior parte di loro non è consapevole di ciò che è stato insinuato nel loro cuore.

  • Non sono degno di essere amato.
  • C’è qualcosa di sbagliato in me, sono un essere difettoso.
  • Mi sento rifiutato.
  • Mi sento abbandonato.
  • Mi sento solo.
  • Devo fare qualcosa per guadagnarmi l’amore.
  • Non sono all’altezza.
  • Essendo peccatore Dio non mi proteggerà, quindi devo farlo da solo.
  • Devo essere perfetto.
  • Non devo esporre il mio cuore agli altri.
  • Dio è crudele, violento.
  • Dio assomiglia ai miei genitori.
  • Dio non ha tempo per me.
  • Dio non mi ama.
  • Il porno, il sesso, la masturbazione sono vero amore, mi danno conforto.

Ecco come va a finire. Il cuore del giovane è ferito. Probabilmente l’assenza emotiva di un genitore, oppure la mancanza verbale della fatidica frase “ti voglio bene”, lo hanno fatto sentire trascurato e poco amato. Forse ci sono stati problemi in famiglia o si è subìto qualche abuso. Il giovane interiorizzerà un messaggio negativo da tutti questi eventi ed inizierà una battaglia spirituale. A quel punto nel suo cuore inizierà a costruirsi una catena di bugie che può assomigliare a questa:
“Poiché mamma o papà non mi accettano per quello che sono, allora non sono degno di essere amato.
Devo fare qualcosa per guadagnarmi l’amore. Devo essere perfetto. Ma poiché non lo sono, non ho speranza di poter ricevere amore. Dio non mi ama e io mi sento solo. Quindi, devo cercare l’amore in altri modi… La pornografia, la masturbazione, il sesso, l’eccesso di cibo, le droghe/l’alcool, il ministero, la famiglia, l’approvazione degli altri, il lavoro, la dottrina/ la conoscenza, saranno il mio amore, il mio affetto e il mio conforto: essi diventeranno la fonte della mia vita”.
L’abuso sessuale è lo stupro dell’anima. Gli abusi fisici ed emotivi distruggono le emozioni ed il cuore di un giovane. Chi ha subito un abuso, soprattutto sessuale, crede ad una serie di bugie che assomigliano a queste: “Mi vergogno tanto, mi sento sporco, mi faccio schifo. Sono un essere inutile, sfruttato dagli altri.
Merito di essere trattato come spazzatura. Se qualcuno sa come sono veramente, non mi accetterà. Non oso, ma neanche voglio, mettere a nudo il mio cuore davanti a un’altra persona. L’intimità e l’amore sono cose impossibili per me. Proprio per questo devo trovare l’amore, anche se contraffatto”.
Il giovane non si rende conto che le bugie si sono intrecciate nella sua vita, creando una rete di inganni e compromessi. Esse risiedono lì, nel profondo del suo cuore, crescono e si diffondono giorno dopo giorno.
Ed ecco che inizia la schiavitù del peccato.
Cosa pensate che succeda a un uomo o ad una donna schiavi della menzogna quando vanno in chiesa la domenica mattina, con il cuore pieno di emozioni turbolente, lottando contro il peccato, mentre vedono tutte quelle facce felici che sembrano avere tutto sotto controllo? Si immergeranno nel lavoro del ministero, si trasformeranno in farisei che citano le Scritture o semplicemente fingeranno che va tutto bene. Presentarsi in chiesa in quelle condizioni peggiora le loro ferite, facendoli sentire degli ipocriti, dei falliti, spingendoli ancora di più nel baratro dello scoraggiamento, della confusione e dei loro falsi meccanismi di liberazione.
Quando le persone vengono da noi per chiedere una consulenza, gli facciamo compilare un questionario.
Una delle domande è: “Descrivi la tua famiglia d’origine”. Quando rispondono “I miei genitori erano perfetti/senza difetti” (non scherzo) oppure ignorano questa domanda, mi rendo conto che è scattato il loro sistema difensivo. Da qualche parte, lungo la linea della vita, sono stati feriti da qualcuno che amavano e rispettavano.
Ogni bugia ha il potere di paralizzare la relazione con Dio e con le persone che ci circondano. Sento spesso dire “mi sento solo”; “mi sento abbandonato”, nonostante si conosca la promessa di Dio “non ti lascerò, non ti abbandonerò” (Ebrei 13:5). Se la frase “mi sento solo” è nascosta nel cuore, la persona continuerà a credere di essere veramente sola, indipendentemente dalla conoscenza che ha delle Scritture o dalla chiesa che frequenta. Sarà incline ad essere guidata dalla carne, piuttosto che dallo Spirito Santo.
Satana ha usato la stessa bugia per secoli, ovvero che “Dio è crudele”, per allontanarli dal Signore. Il libro di Giobbe è un esempio di come il nostro nemico usi la sofferenza e le prove, per indurre le persone a credere alla menzogna che Dio sia disinteressato, quando attraversiamo dei momenti difficili. Non ci è stato promesso che la vita cristiana sarebbe stata essente da difficoltà e problemi. Anzi, Gesù stesso ha detto che la sofferenza e il dolore saranno la sua parte integrante.

Dopo aver predicato il Vangelo in quella città e aver fatto molti discepoli, tornarono a Listra, a Icònio e ad Antiochia, rafforzando gli animi dei discepoli, incoraggiandoli a continuare nella fede e dicendo che
attraverso molte afflizioni dobbiamo entrare nel regno di Dio
”. Atti 14:21-22
Il carattere di Dio è solido come una roccia. Conoscere Lui e il Suo carattere non solo per sentito dire, bensì per esperienza personale, è fondamentale. Il Salmo 103 è un ottimo punto di partenza. Dio si conosce personalmente leggendo la Sua Parola, passando del tempo in preghiera davanti al suo trono, ascoltandolo in silenzio, imparando a sentire la Sua voce, camminando con Lui in obbedienza. Ci sono molte persone che conoscono benissimo la Bibbia ma non hanno la minima idea di cosa significhi camminare con Lui, questo perché non sono volute uscire dalla loro zona di comfort, per intraprendere l’avventura impegnativa, a volte terrificante, di una vita di fede che sceglie di fidarsi di Lui, qualunque cosa accada.
La pericolosità delle bugie nascoste nel cuore sta nel fatto che possono minare la nostra relazione con Dio e con gli altri. La frase “mi sento solo” genera un altra frase “Dio mi ha abbandonato” e poi un’altra ancora “Dio non mi ama”. Le bugie del tipo “Il mio coniuge non mi ama, mi sento solo quando sto insieme alla mia famiglia… i miei figli non mi amano… non mi sento accettato nella chiesa”, possono distruggere matrimoni, famiglie, chiese e amicizie.
La verità deve arrivare al cuore del credente. Finché la catena di menzogne non sarà smascherata ed il suo potere spezzato, le sue ferite continueranno ad aggravarsi, ostacolando le relazioni con le persone che lo circondano e aumentando le possibilità di essere sedotto e attratto dal peccato e da illusioni o idee sbagliate riguardo all’amore.
Custodisci il tuo cuore, con ogni cura, perché da esso sgorgano le sorgenti della vita”. Proverbi 4:23
Ecco cosa fare per spezzare la catena delle bugie nascoste nel profondo del vostro cuore.
➢ Chiedete al Signore di rivelare tutte le bugie alle quali avete creduto. Forse l’elenco sopra riportato ne ha fatte emergere altre.
➢ Pregate per ogni menzogna che il Signore vi ha rivelato con parole come: “Signore, ho creduto a questa menzogna (scrivila). Riconosco in questa bugia il peccato e lo confesso davanti a te. Nel tuo nome Gesù, abbandono questa menzogna e rompo ogni legame con essa. Signore, ti prego, riconquista tutto il terreno che ho concesso al nemico, riempi il mio cuore con la tua verità e guariscilo”.
Se hai fatto un voto che deve essere infranto, come abbiamo visto nella prima parte, puoi pregare nello stesso modo.
Confessa la menzogna come peccato (credere e accettare una bugia significa dire che Satana ha ragione e Dio ha torto). La confessione del peccato ti porta ai piedi della croce, dove riceverai il Suo perdono e la Sua purificazione. Abbandonare la menzogna significa rompere l’”alleanza” con il nemico, togliendogli il terreno che aveva posseduto nel tuo cuore.
Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e da purificarci da
ogni iniquità
”. 1 Giovanni 1:9
Portare alla luce una menzogna significa esporre una ferita profonda “sepolta” da anni, subire un’operazione al cuore, sperimentare la guarigione, combattere la guerra spirituale e spezzare la presa del nemico sul nostro cuore.
Molti piangono quando li accompagno in questo processo. Parecchi sono emotivamente esausti.
Un’operazione al cuore a quella profondità è dolorosa ma doverosa, in quanto porterà liberazione e sollievo. Dopo aver pregato e spezzato il potere di ogni menzogna, chiedi a Gesù di purificarti con il Suo prezioso sangue, di guarirti e di scrivere la verità nel tuo cuore.

Dopo aver messo in pratica tutti questi passaggi ti consiglio vivamente di passare del tempo da solo con il Signore, chiedendogli di rivelarti dei versetti della Bibbia, per sostituire tutte le bugie a cui un tempo hai creduto. Ho chiamato questi versetti “Ancore di una nuova vita” perché sostituiscono le fondamenta di una vita difettosa – le bugie – con i solidi e vivificanti mattoni della verità di Dio.
La verità è potente e quando tocca il cuore ti cambia la vita. Se stai pregando di rompere la catena delle menzogne che risiedono nel tuo intimo, ti incoraggio a condividerle con un altro credente, chiedendogli di pregare per la tua completa guarigione, come consiglia Giacomo 5:16 : “Confessate dunque i vostri
peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri, affinché possiate essere guariti. La preghiera di una
persona giusta ha una grande potenza
”.

Autore: Mike Genung