Gesù non aveva problemi a stare da solo con le donne

Gesù non aveva problemi a stare da solo con le donne
  1. E se la reale misura della maturità, devozione e carattere di un uomo sposato si trovassero non nel suo rifiuto di stare da solo con una donna, ma nella sua capacità di starci, anche se la considera bella, e di non concupirla, trattandola con dignità ed onore?
  2. E se le regole che gli uomini stabiliscono per “proteggersi” dal cadere in tentazione fossero in realtà regole che impediscono “al mondo” di vedere ciò che si nasconde veramente nel loro cuore, che macchia le loro anime e ostacolano la loro fede?
  3. E se le mura erette dagli uomini per proteggerli dalla tentazione fossero costruite esclusivamente per difendere la loro immagine pubblica e la loro reputazione? E se lo shock che hanno avuto i discepoli quando videro Gesù parlare da solo con una donna al pozzo, mostrasse in realtà la loro insicurezza e religiosità verso Cristo, che invece ha dato alla donna dignità, tramite l’interazione con lei?
  4. È possibile che ancora oggi gli uomini cristiani non capiscano il gesto di Gesù. Non sanno cosa sia successo davvero in quel pozzo. Non comprendono la guarigione spirituale, emotiva e psicologica che Gesù ha portato a questa donna. Egli le restituisce dignità, le parla e la valorizza, rompendo così ogni barriera culturale.
  5. La donna samaritana viveva in un mondo che la considerava una mera proprietà. Nella società di allora, una donna single era terribilmente vulnerabile. Aveva bisogno di un uomo, per sopravvivere in questa società, mentre la società stessa vietava tutto questo come modo di vivere “promiscuo”.
  6. Quando camminava per le strade, sapeva di essere derisa, di stare bocca di tutti e per questo si muoveva in continuazione; imparando a rendersi invisibile, per sfuggire alla gogna pubblica. Va a tingere dell’acqua in un pozzo e incontra Gesù che conosce la sua vita. Egli le parla ed all’improvviso lei torna ad essere visibile. Le racconta la storia della sua vita e lei si aspetta una condanna.
  7. Ma cosa riceve? Riconosce Gesù come un profeta. Sente che Egli non la vuole giudicare, desidera piuttosto offrirle una strada per avvicinarsi a Dio. Egli la vede per quella che realmente è, la rispetta, le conferisce dignità, mentre lei percorre la città, proclamandolo come Messia.
  8. Dunque, per rispondere alle precedenti domande, se ci poniamo qualche limite è perché vogliamo proteggere la nostra immagine e non la nostra fede. Gesù non si sentiva minacciato dalle donne e non le bramava. Chiunque loro fossero: la donna che attinge acqua al pozzo o la prostituta che piangeva ai suoi piedi. Egli le ha rispettate, valorizzate ed apprezzate.
  9. Gesù molte volte mette a disagio degli uomini religiosi, per il modo in cui trattavano le donne. Esse, dopo essere state in sua presenza si sentivano liberate dalla gabbia sociale in cui vivevano. Andavano da Lui disumanizzate e se ne tornavano a casa con gli occhi pieni d’amore verso il Padre Celeste. Uomini cristiani, che impatto avete sulle donne?
  10. Gesù è meraviglioso. Sii dunque avveduto. Un uomo che serve sinceramente il Signore si vede da come si relaziona con le donne e come le tratta. Ci sono così tanti uomini religiosi, persino pastori, che dimostrano di non essere simili a Gesù, dal modo in cui parlano delle donne.

Sono un operatore di Christian Soul Care e sono un uomo di colore. Non mi capita spesso di incontrare da solo le donne al quale fornisco il mio aiuto. Cerco di essere prudente e di solito mi faccio accompagnare da un’altra donna, mentre le aiuto e conforto. Le mie consulenti femminili hanno il diritto di poter scegliere un’amica che si unisca a loro durante l’assistenza, oppure le faccio affiancare da qualche donna con cui ho collaborato e fatto esperienza sulla cura delle anime.

Essendo un consulente maschio ho bisogno della consulenza femminile, in quanto una donna è equipaggiata da grande intuizione e profondità emotiva, elementi mancanti nel panorama maschile.

Personalmente, ho parlato al telefono con consulenti donne e mi sono incontrato con loro in luoghi pubblici. Non sto dicendo che gli uomini, specie quelli sposati, non debbano porre dei limiti. Sto semplicemente affermando che certi atteggiamenti maschili, che considerano le donne come una minaccia, sono disumanizzanti, oggettivanti. Gesù non ci ha invitato a seguire un modello del genere, nei confronti delle donne. Egli si aspetta che i suoi seguaci maschi lo imitino.

Autore: Kyle J. Howard