Anni fa quando non sapevo ancora che un giorno avrei fatto parte di un ministerio sulla sessualità, pensavo che flirtare con il peccato non fosse poi una cosa così terribile, un pensiero che attraversa la mente di tutti i cristiani qualche volta nella vita. Il diavolo però non è dello stesso parere e ha ragione, perché il suo unico scopo è quello di cercare di distruggere l’opera che Dio porta avanti. E lo fa nella maniera più subdola e insospettabile, cominciando proprio dalla sua chiesa.
Sappiamo che le tentazioni sono all’ordine del giorno, ogni mattina ci svegliamo e indossiamo la nostra armatura di Dio per proteggerci dai dardi infuocati del nemico, come ci insegna la Bibbia dalla lettera agli Efesini 6:11-17:
“Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate star saldi contro le insidie del diavolo; il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi rivestitevi della corazza della giustizia; mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio;”
Ma a volte possiamo trascurare un piccolo dettaglio, lasciando così uno spazio microscopico, ma quanto basta per far entrare l’infezione del peccato nella nostra vita.
Tutto comincia con un po’ di flirt “innocente”, battute simpatiche, stuzzicarsi a vicenda, magari qua e là parlando anche della fede, come se fosse un alibi per dire: in fondo stavamo parlando di Cristo. ma avete presente la teoria del piano inclinato?
“Se mettete una pallina su un piano inclinato la pallina comincia a scendere, e per quanto impercettibile sia l’inclinazione, inizia correre e correre sempre più veloce. Fermarla, è impossibile.” (Cit. dal film “Chiedimi se sono felice” di Aldo, Giovanni e Giacomo).
Questo è ciò che succede quando lasciamo che un flirt entri nella nostra vita: abbiamo pochissimo tempo per raddrizzare il piano che si è inclinato, per non permettere che questo peccato inesorabilmente corra e si ingrandisca a tal punto che non è più possibile fermarlo.
Paradossalmente siamo coscienti della direzione in cui stiamo andando, lo Spirito Santo dentro di noi inizia a far suonare tutti i campanelli d’allarme, lo sentiamo, ma scegliamo di ignorarlo, dando ascolto alle bugie del nemico che ci dice continuamente “non stai facendo nulla di male, un po’ di battute innocenti non hanno mai fatto male a nessuno”, ma ricordatevi, sono menzogne dell’abile distruttore e ladro che vuole indebolirvi per poi darvi il colpo di grazia, e non vengono dal Signore. E da lì a poco, senza nemmeno accorgervi, passate da una semplice conversazione della chat, a una relazione nascosta e disonorevole, finendo di peccare contro il vostro corpo, come viene riportato nella Prima Lettera ai Corinzi 6:16-20:
“Non sapete che chi si unisce alla prostituta è un corpo solo con lei? «Poiché», Dio dice, «i due diventeranno una sola carne». Ma chi si unisce al Signore è uno spirito solo con lui. Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l’uomo commetta è fuori del corpo, ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo. Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo.”
Oh quanto è piacevole il peccato, quante sensazioni deliziose e euforiche, di apparente soddisfazione, ma non vi ingannate, anche questi sentimenti sono falsi, esattamente come tutto quello in cui ci fa credere il Tentatore.
Tutto finito! il nemico ha trionfato, ha ottenuto ciò che ha progettato sin dal primo “ciao” della conversazione. L’unica cosa che rimane è la vergogna un peso e il desiderio di nascondersi, ma badate bene anche a questo, perché è un altro tranello di Satana, che ci fa pensare che non meritiamo la grazia di Dio, che siamo esseri spregevoli, che non saremo mai più amati e perdonati, condannandoci all’eterna vergogna.
Dunque, come uscire da questo incubo? C’è qualcosa che possiamo fare?
Tirate un sospiro di sollievo, c’è una buona notizia. Si chiama Cristo che ha già pagato anche per questo peccato, ha già lavato anche questa vergogna, ha già risanato tutte le iniquità, MA, si, purtroppo c’è un ma che non possiamo ignorare, e si chiama pentimento e lo vediamo bene nella Seconda Lettera ai Corinzi 7:10:
“La tristezza secondo Dio, infatti, produce ravvedimento a salvezza, che non ha rimpianto, ma la tristezza del mondo produce la morte.”
E’ impossibile guarire senza esporre il peccato, nascondendovi e facendo finta che non sia successo nulla, promettendo a Dio che questo non accadrà più, vi illuderà soltanto, perché non solo fallirete nell’intento, ma il vostro peccato successivo sarà più grande e vi porterà sempre più alla autodistruzione e alla morte, spirituale e in alcuni casi, anche quella fisica.
Sapete, durante la prima conferenza “Senza Vergogna”, uno degli speaker, Luca Estasi ha detto una cosa bellissima, che mi ha confortata moltissimo: Dio non ha aspettative da noi. Ed è vero, Lui sa già che falliremo, non si aspetta che viviamo la nostra vita in modo immacolato senza macchia, ma vuole che, quando falliamo, e non dico se, ma quando, corriamo a Lui, cerchiamo il Suo perdono, il Suo conforto.
Viviamo in una società dove l’apparenza è tutto, la nostra preoccupazione più grande è proteggere il nostro prestigio, facendo credere a chi ci circonda che siamo uomini e donne d’un pezzo, e poi gozzovigliamo nel peccato. Oggi potreste far credere che siete persone molto mature nella fede, magari sapreste anche citare tutti i versetti della Bibbia e ricoprire vari servizi in chiesa, riuscireste a imbrogliare tutti, ma vi garantisco che quando starete faccia a faccia con il Creatore, tutto quanto verrà esposto.
Giovanni 3:20-21 dice: “Perché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano scoperte; ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio».”
E ancora nel vangelo di Luca 8: 17 “Poiché non c’è nulla di nascosto che non debba manifestarsi, né di segreto che non debba essere conosciuto e venire alla luce.”
E Luca 12:2-5 “Ma non c’è niente di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Perciò tutto quello che avete detto nelle tenebre sarà udito nella luce, e quel che avete detto all’orecchio nelle stanze interne sarà proclamato sui tetti. Ma a voi, che siete miei amici, io dico: non temete quelli che uccidono il corpo, ma che oltre a questo non possono fare di più. Io vi mostrerò chi dovete temere. Temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella geenna. Sì, vi dico, temete lui.”
Io non voglio stare davanti al mio Creatore nella vergogna, non voglio salvare le apparenze per questo mondo malvagio che non mi dà nulla, al contrario, voglio implorare il perdono dell’Eterno, finché sono in tempo.
Il Signore ci dice attraverso Isaia 1:18-20
“«Poi venite, e discutiamo», dice il Signore; «anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana. Se siete disposti a ubbidire, mangerete i frutti migliori del paese; ma se rifiutate e siete ribelli, sarete divorati dalla spada», poiché la bocca del Signore ha parlato.”
E la Prima Lettera di Giovanni 1:9-10
“Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi.”
Non credevo che avrei attraversato una prova così difficile dopo diversi anni di cammino con il Signore, soprattutto in un momento così spiritualmente appagante, ma come la Sacra Scrittura racconta in molteplici occasioni, spesso i momenti di gloria e successo vengono rovinati da una terribile caduta, ma grazie a Dio possiamo sempre tornare sui i nostri passi e ricominciare il processo della santificazione.
Paolo scrive a Timoteo nella sua seconda lettera,
“Fuggi le passioni giovanili e ricerca la giustizia, la fede, l’amore e la pace con quelli che invocano il Signore con un cuore puro.” (2 Tim 2:22)
Non dice allontanati con calma, dice fuggi, come se fossi inseguito da qualcuno che vuole ucciderti, con tutte le tue forze. Ecco, io non sono fuggita, sono rimasta lì ferma e inerte.
Ho voluto condividere questa esperienza per incoraggiare a quanti si sentono intrappolati in una situazione che sembra non avere una via di fuga. Vi prometto che c’è una Via e si chiama Cristo Gesù: Lui può darti il coraggio di uscire dalle tenebre.
Autori: Senza Vergogna Team
Riprodotto in italiano con autorizzazione dal sito www.senzavergogna.com