Abbiamo tutti provato ad arruolare Gesù nelle nostre sfide private, e a volte abbiamo tutti sentito la potenza dello Spirito Santo nella lotta contro la tentazione. Ma mantenere la battaglia puramente a un livello spirituale si è rivelato impossibile per noi, e le nostre più grandi vittorie sono spesso state seguite da sconfitte ancora più grandi. Ora, però, la visione di noi stessi è più realistica, e la visione di Cristo si è espansa. Capiamo finalmente che i nostri corpi – formati da carne e ossa – ci tradiscono continuamente, ma Cristo ci aiuta incarnandosi nella Chiesa, la collezione variegata di fallimenti che la Bibbia insiste nel chiamare il Corpo di Cristo. “Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri,” ci esorta l’apostolo Giacomo, “e pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti” (Giacomo 5:16). Ci fidiamo di Cristo fidandoci del corpo di Cristo.
Quando sto affrontando una decisione difficile o una furiosa tentazione, posso dimostrare la mia fede in Cristo prendendo il telefono e chiamando un altro cristiano per aiuto. Non è un’abitudine facile da acquisire. Ogni istinto orgoglioso e legato alla vergogna che si trova nel mio cuore si ribella contro di essa. Imparo però a parlare con il mio Sila su base quotidiana, ed infine iniziò a chiamare an-che altri, specialmente la “squadra” di consiglieri composti dagli uomini che conosco di più.
Questa idea di una “costruzione personale della squadra” è vitale per una corretta comprensione della Samson Society. La maggior parte delle organizzazioni ha una “cerchia ristretta”, un gruppo centrale di persone altamente devote che prendono tutte le decisioni importanti per l’organizzazione e fanno la maggior parte del lavoro. In questi gruppi, nuovi arrivati motivati di solito trovano un modo per entrare nella cerchia ristretta e, se ciò fallisce, si lamentano della sua esclusività. Nella Samson Society, invece, riconosciamo e accettiamo il fatto che ogni uomo può sostenere solo poche relazioni strette. Gesù scelse solamente dodici discepoli, e passò la maggior parte del suo tempo con solo tre di loro. Perciò esortiamo ogni membro della nostra compagnia a creare la propria cerchia ristretta.
Autore: Nate Larkin (tratto dal suo libro “Sansone e i monaci pirati”)