Vorrei iniziare con un assunto che è fondamentale per affrontare il tema della purezza sessuale: le chiese devono parlare di pornografia. Mentre crescevo ho frequentato la chiesa ogni domenica ed ogni mercoledì sera e non ho mai sentito parlare di pornografia, sia nel culto familiare che nel gruppo giovani. Neanche una volta. Nel frattempo, a casa mia, in segreto, sprofondavo nella spirale della pornodipendenza. Desideravo che qualcuno toccasse questo argomento, così da poterne parlare con qualcuno. Se la tua chiesa non affronta il tema della pornografia, stai facendo il gioco di Satana.
Cosa perdiamo di vista quando parliamo di pornografia?
Quando le chiese trattano l’argomento pornografia, spesso sottovalutano la gravità del problema. Personalmente penso che riuscire a pronunciare la parola “pornografia” in chiesa sia un buon inizio, anche se purtroppo spesso non si va oltre alle solite banalità: rappresenta un peccato e bisogna abbandonarla. La maggior parte dei pornodipendenti sanno che è una cosa brutta e se potessero, smetterebbero subito di guardarla. L’unico modo per liberarsi dalle sue grinfie è individuare la radice del problema. C’è una grande differenza tra “essere liberi” e “desiderare di essere liberi” dalla pornografia. Potresti continuare ad allenarti a non guardare materiale sconcio, ma saresti veramente libero se il tuo cuore la brama ancora? Lo stesso vale per la lussuria, elemento principe del regno pornografico. Molte delle strategie per preservare la purezza sessuale riguardano i temi della pornografia e della lussuria: maggior senso di responsabilità, applicare filtri mentre si naviga online e cose simili. Ma questi modi di affrontare il problema rischiano di essere di effimera efficacia, poiché alimentati unicamente dalla forza di volontà e dalla determinazione, elementi che non durano per sempre.
Lo so fin troppo bene per esperienza personale, e lo sa anche chi è pornodipendente: si assaporano dei periodi di libertà caratterizzati da una intensificazione della responsabilizzazione personale, poi essa sfuma e la dipendenza torna alla riscossa. Per togliere la vita ad un albero, dobbiamo tagliare i rami e le radici. Non basta solo eliminare gli uni o gli altri, bisogna agire su entrambi.
Quando Gesù identifica la concupiscenza del cuore con il vero adulterio (Matteo 5:27-28), vuole dirci che dobbiamo andare oltre una semplice modifica del nostro comportamento, per poter avere il cuore nuovo che desidera donarci.
Ciò è molto più importante della pornografia della quale sono dipendente. Se una bella donna cammina accanto a me, una cosa è dire: “Non guardare, non guardare, non guardare” e un’altra cosa è frenare i propri impulsi sessuali, un’altra cosa ancora è perdere il desiderio di concepire il suo corpo come un oggetto.
Vai alla radice: cosa stiamo cercando veramente?
Mi viene in mente Luca 11:24-26 dove Gesù spiega cosa succede se uno spirito immondo viene scacciato da un uomo, senza essere rimpiazzato da qualcos’altro. Il demone ritorna, più forte che mai! Di solito è questo il modo in cui affrontiamo il nostro desiderio di lussuria. Pensiamo di essere in grado di sbarazzarci del “demone” quando vogliamo, senza pensare ad un sostituto. Essa infonde però un appetito che non si sazia mai. Ciò che dobbiamo fare è chiedere a Dio ed a noi stessi: “Cosa desidero veramente? Cosa si nasconde sotto la superficie della concupiscenza, oltre le parti del corpo?”. Prima di risponderti, voglio che tu prenda in considerazione qualcosa. Hai mai avuto una fantasia sessuale, nella tua testa, mentre guardavi del materiale pornografico o nella vita reale, in cui la donna che desideravi ti abbia respinto? Hai mai fantasticato che ti definisse brutto, disgustoso e che magari ti sputasse in faccia? Scommetterei qualsiasi somma di denaro che non hai mai avuto fantasie del genere. E credo che nessun uomo le abbia mai avute. Se è così allora ciò che cerchiamo veramente non sono le singole parti del corpo femminile. Se così fosse, saremmo stati soddisfatti nel guardare dei corpi nudi anche se fossimo stati respinti. Quindi, se non cerchiamo delle parti del corpo, allora cosa vogliamo veramente?
Vogliamo essere accettati. E approvati.
È importante sentirci accettati, uniti ed intimi con la persona che abbiamo a cuore. Qualcuno può obiettare, sostenendo che si guardano dei filmati porno semplicemente perché le donne sono sexy. Ma considerando “sexy” una donna non fai altro che elevare il suo valore. Poiché lei è preziosa (ad esempio “sexy”) per te, fantastichi sul fatto che lei ti accetti e ti approvi. Se non la consideri tale, non ti importerebbe se ti accetta o respinge.
Quello che in verità vogliamo è che lei ci prenda in considerazione. Finché non succederà, o fino a quando non ci soddisferemo da un’altra parte, la nostra carnalità ci devasterà.
Questo desiderio trova riscontro in ciò che Gesù afferma nel Vangelo. Prima di tutto bisogna credere che Lui è morto per i nostri peccati, ma quello che desidero sottolineare è che dobbiamo immergerci quotidianamente nella buona notizia riportata in Colossesi 1:22 e Romani 8:4, per capire che quando il Padre ci guarda, vede l’incredibile valore che la perfezione di Gesù ci ha conferito. Anche in Romani 8:15-17 leggiamo del valore inestimabile che abbiamo come figli e figlie di Dio! Gesù intenzionalmente fa riferimento a queste profonde immersioni quotidiane in questa fonte di valore, per poter riempire i nostri “stomaci” della verità e togliere la sofferenza dei “morsi della fame”, che abbiamo per la lussuria. Quindi, ogni volta che la lussuria alzerà la cresta, minacciandoci (diventerà meno frequente col passare del tempo), possiamo tornare al buffet d’amore che Gesù ha preparato per noi tutte le volte che lo desidereremo.
Purezza sessuale: vedere le persone come Dio vorrebbe
Una volta capito come soddisfare il desiderio di sentirsi accettati, dobbiamo imparare a vedere le cose nel modo in cui Dio desidera. Dobbiamo imparare che quando ho certi desideri carnali verso una donna, la trasformo in un oggetto, in una schiava, qualcosa che solo un mostro farebbe, qualcosa che il mio cuore deve detestare.
Il mio cervello può essere riprogrammato col tempo, fino a quando non dico più alla lussuria: “Oh si, lo voglio, anche se so che è un peccato”, bensì “Come potrei pensare di fare una cosa del genere ad una delle figlie di Dio?”
Questi non sono cambiamenti istantanei, magari lo fossero. Sono delle verità bibliche fondamentali, sulle quali dobbiamo meditare ogni giorno, mentre passiamo del tempo da soli con il Signore. Come un ruscello scorre su un terreno roccioso, cambiando la sua forma con il passare del tempo, anche noi dobbiamo permettere allo Spirito Santo di trasformare i nostri cuori e le nostre menti continuamente ed intenzionalmente.
Rossetto cristiano sul sesso di Satana
L’ultimo tema ma non meno importante, riguarda la cultura cristiana, che si è adagiata alla prospettiva che Satana ha sul sesso, mascherandola con un rossetto cristiano, come se fosse l’unico prodotto che i cristiani acquisterebbero. La risposta standard dei cristiani quando viene posta la domanda: “Cosa fare se i tuoi occhi guardano delle cose che non devono?” è quella di togliere subito lo sguardo dalle immagini lussuriose e guardare con lo stesso desiderio la propria moglie. Prima di tutto questa è una risposta che non solo non aiuta, ma mette in difficoltà specie chi non è sposato. Peggio ancora, insegna che invece di oggettivare le donne dei filmati porno o altre che guardiamo in giro, dovremmo oggettivare le nostre mogli.
Satana definisce il sesso come una cosa puramente fisica, in cui sfrutti l’altra persona per soddisfare le tue voglie carnali.
Mi si spezza il cuore al pensiero che i cristiani abbiano accettato questa definizione senza obiettare, quando Dio ha in serbo qualcosa di molto più profondo e reale per noi.
Non sto dicendo delle cose teoriche, parlo di esperienze personali che hanno quasi rovinato il mio matrimonio. Mi aspettavo che mia moglie mi desse (attraverso il sesso) ciò che solo Gesù era in grado di darmi (sentirmi accettato). Ho anche creduto alla bugia della cultura cristiana di avere il diritto di usare mia moglie come oggetto sessuale. Questo è l’opposto della definizione d’amore che Dio ci dà in 1 Corinzi 13:5: “L’amore non è egoista”. Fare il contrario porta alla distruzione di un matrimonio. La moglie si sente usata, persino maltrattata, e il marito non è mai soddisfatto, perché cerca di nutrire l’insaziabile mostro della lussuria.
Un testo su un blog non basta per portare alla luce tutte le cose che la cultura cristiana ha sbagliato riguardo la purezza sessuale, e il danno che ha causato. Spero però che possa infonderti speranza nel caso in cui tu, come me, sei rimasto deluso dalle risposte standard che hai ricevuto alle domande sulla purezza sessuale. Io posso testimoniare che esiste qualcosa di profondo che può renderti libero. E’ Gesù! Lui ti aiuterà, non ti manderà in guerra armato solo della tua forza di volontà. Ha già vinto la battaglia, aspetta solo che noi riposiamo nella Sua vittoria.
Autore: Noah Filipiak