Alla ricerca della vita

Alla ricerca della vita

L’anima mia è avvilita nella polvere; ravvivami secondo la tua parola!
Salmo 119:25

Difendi tu la mia causa e riscattami; fammi vivere secondo la tua parola!
Salmo 119:154

È la fine degli anni ’70 e ricordo di essermi seduto su una panchina della fermata dell’autobus nel sud della California. Nonostante fossi cresciuto in una famiglia cristiana, ero lontano da Dio ed ogni giorno affondavo ancora di più nel peccato. La discesa era iniziata con il sesso, il porno, poi la droga e l’alcol.

Un uomo si avvicinò, sedendosi accanto a me. Era sulla quarantina. Il suo modo di vestire mi fece capire che non era una persona ricca.  All’improvviso si girò verso di me, dicendomi: “Vorrei farti una domanda. Conosci Gesù?”. Il suo quesito mi sconvolse, ma mi ripresi velocemente. “Certo che sì”, farfugliai. Sapevo benissimo di fingere, ma l’ultima cosa che volevo sentire era la predica di questo tizio. “Fantastico, mi hai rallegrato la giornata”, rispose. C’era pace e gentilezza nei suoi occhi. Per un momento desiderai raccontargli di me, chiedergli aiuto, ma cambiai idea.

Cinque anni dopo, ero immerso nel sesso, nella droga e nello stile di vita rock ‘n roll. Stavo camminando nel parcheggio di un grande anfiteatro all’aperto, per vedere un concerto rock con la donna con cui vivevo. Era vestita in modo provocante e questo stuzzicava i miei desideri carnali. A circa 30 metri dall’ingresso dell’anfiteatro, ci avvicinammo a due uomini giovani, sulla trentina. Entrambi avevano delle Bibbie. La gente, curiosa, li circondò e loro, guardandoli negli occhi, li sfidavano ad allontanarsi dal peccato, per potersi avvicinare a Dio. Non smisi di guardarli. Notai un’intensa espressione, come di fuoco, nei loro occhi, eppure non stavano urlando o gridando come pazzi. Io e la mia ragazza fummo travolti da un grande senso di vergogna e molto imbarazzati, ci allontanammo velocemente, con la testa chinata.

Arrivò il 1992. Ero un uomo sposato. Avevo abbandonato il mio vecchio stile di vita sei anni prima e mi ero avvicinato a Dio a tentoni. Stavo ancora lottando con il porno e la masturbazione, mi sentivo un totale disastro, ero depresso, confuso, cercando di capire lo stile di vita cristiana. Mi trovavo nelle montagne della California, in un ritiro per uomini e l’oratore era Chuck Colson. Lui aveva prestato servizio alla Casa Bianca come consigliere speciale del presidente Richard Nixon, poi finì in prigione, quando esplose il caso Watergate. Dio aveva conquistato il suo cuore. Era diventato un grande incoraggiamento nella comunità evangelica. Aveva creato la Prison Fellowship e parlava nelle chiese e in altri luoghi in tutto il mondo.

Quel venerdì sera in montagna Colson parlò di Dio, in un modo così passionale, che tutti gli uomini presenti nella stanza si misero a piangere (io ed il pastore piangemmo sin dall’inizio).

Volevo avere anch’io ciò che avevo visto nell’uomo alla fermata dell’autobus, nei due ragazzi al concerto rock e Chuck Colson. Possedevano una forza non comune, una profonda pace, una vita abbondante, promessa da Gesù in Giovanni 10:10 ed un fuoco vivo in loro. Stavano vivendo le loro vite alla luce del sole, con uno scopo ben preciso, influenzando tutti coloro con i quali venivano a contatto. Questi uomini non erano semplicemente dei fedeli religiosi o persone simpatiche: facevano sul serio.

Non avevo idea di come ottenere ciò che loro avevano, immerso com’ero nel dispiacere e nella frustrazione. Quel tipo di vita, quella forza, sembravano fuori dalla portata di un drogato di pornografia e masturbazione come me. Quando confrontavo le loro vite con la mia mi sentivo patetico, ipocrita.

Le mie battaglie contro la lussuria erano davanti ai miei occhi. Il porno mi rendeva depresso, apatico, mi annebbiava il cervello, rendendomi egoista, vuoto e con un cuore duro come la roccia. Sono stato sempre critico e amareggiato. Odiavo quello che ero. Non mi sentivo affatto un guerriero spirituale. Pensavo che se fossi riuscito a liberarmi dalla lussuria avrei avuto la possibilità di essere come uno di loro. Il problema era che mi focalizzavo troppo sul non peccare; era diventato il mio obbiettivo principale e non aveva funzionato. Stavo mancando il bersaglio.

Pensavo che la vita cristiana riguardasse la lettura della Bibbia, la preghiera, essere gentile e fare buone opere, e spesi molto tempo sforzandomi di fare tutte queste cose. Fallii ancora una volta. Le mie preghiere erano meccaniche ed egocentriche: “Dio, perdonami, aiutami, liberami…”. Io, io, io. Avevo memorizzato dei versetti, allineato la mia dottrina a ciò che ci era stato detto. Mi sentivo ancora vuoto. Più cercavo di essere buono, più combinavo guai. Qualsiasi cosa viene fatta con la forza della carne sarà sempre destinata al fallimento.

E così che mi sentivo: fallito, scoraggiato, depresso e schiavo della pornografia.

Oggi so che miravo alla cosa sbagliata. Ero affamato di vivere nell’amore, quel tipo d’amore che avrebbe raggiunto la profondità della mia anima. La conoscenza non bastava.

John Eldredge scrive:

In genere, a molti cristiani viene insegnato un sistema di conoscenza o di comportamento, o una combinazione di entrambi. Quelli nel campo della conoscenza pongono l’accento sull’allineamento alla dottrina. La giusta credenza è vista come il mezzo per la vita. Il desiderio è irrilevante; il contenuto è ciò che conta. Ma notate questo: i farisei conoscevano la Bibbia più di quanto la maggior parte di noi saprà mai, e ciò indurì i loro cuori. La conoscenza non basta. Se hai familiarità con la narrazione biblica, ricorderai che c’erano due alberi speciali nell’Eden: l’albero della conoscenza del bene e del male e l’albero della vita. Abbiamo sbagliato albero. Abbiamo la conoscenza, e non ci ha fatto molto bene.

La mia dieta principale era basata l’albero della conoscenza e stavo morendo dentro.

Mi cercherai e mi troverai, quando mi cercherai con tutto il tuo cuore.

Geremia 29:13

Finalmente, nel 1999, Dio mi aprì gli occhi, facendomi capire che ero affamato di Lui, e mi invitò a seguirlo con tutto me stesso. Seguirlo con tutto il cuore è fondamentale. Le persone religiose, raramente cercano Dio con ardore e passione. Io non l’avevo fatto fino a quel momento. Spesso il loro obiettivo è essere bravi, imparare la Bibbia a memoria e avere un bell’aspetto, perché devono mantenere viva l’illusione di essere buoni cristiani. Tutto questo però porta ad un’esistenza miserabile, lo dico per esperienza personale.

Mentre mi avventuravo a seguire Dio in tutti i modi, Egli riempì il mio cuore con una potente esplosione di amore, di gioia, di potenza e di pace profonda. Ora posso dirti che finalmente ho una vita che trabocca. Ciò che devo fare è continuare a nutrirla, affamare la carne e affrontare le mie battaglie come tutti gli altri. Questa volta però il mio serbatoio non è vuoto.

Il ladro viene solo per rubare, uccidere e distruggere. Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.

Giovanni 10:10

Facciamo un salto avanti nel tempo, fino al 2006. Stavo portando diversi pacchi del mio primo libro, “Cammino verso la grazia”, in un magazzino. Lì vicino viveva un senzatetto. Sistemai i libri e poi me ne andai. Diversi giorni dopo, dovetti tornare indietro. “Signore, se vuoi che chieda a quel senzatetto di andare a pranzo insieme, fa che lo trovi”, pregai. Lui era sempre lì seduto, a rovistare tra i suoi averi. Gli chiesi se voleva andare a mangiare insieme. Accettò. Andammo a pranzo e lo ascoltai, mentre mi raccontava la storia della sua vita. Usava tante parolacce e parole sconce lungo la strada. Non mi interessava molto, ero lì solo per farmi vedere. E poi volevo capire cosa voleva fare Dio. Gli parlai di Gesù e ci salutammo.

Due anni dopo lo incontrai in una chiesa. Era pulito ed il suo viso era pieno di pace e gioia. Mi disse che Dio mi aveva usato per cambiargli la vita proprio il giorno in cui lo portai a pranzo. Stentai a credergli.

Vita, amore e pace; ecco il potere che viene da Dio. Anche tu stai cercando queste cose? Le hai trovate? Oppure stai mancando il bersaglio come feci io nel passato? La grande notizia è che Dio è paziente e misericordioso e dona la vita a tutti coloro che vogliono renderlo partecipe della propria vita e sono disposti a rinunciare alle opere religiose.

Dio ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di forza, d’amore e autocontrollo.

2 Timoteo 1:7

Autore: Mike Genung