Combatti la tentazione

Combatti la tentazione

“Resisti al diavolo ed egli fuggirà da te”

Giacomo 4:7

Nel tentativo di mantenere la nostra casa libera da media sessualmente carichi, abbiamo disattivato l’abbonamento di tutti i canali televisivi della pay tv. Dopo aver parlato con mia moglie, abbiamo deciso di provare il servizio dei film in streaming di Netflix. Una notte, da solo, mentre navigavo, spuntò il titolo di un film erotico. Ho resistito alla tentazione di aprire la finestra che offriva una descrizione del film e sono andato a letto.

La battaglia era appena iniziata.

Il titolo di quel film continuava a girovagare nella mia mente. Mi chiesi se avevo aperto la porta alla tentazione. Volevo tanto pregare e chiedere a Dio un po’ di tregua e l’ho fatto, ma il titolo ritornava di nuovo nella mia testa. La mia carne stava urlando.

Tutto dentro di me voleva alzarsi, accendere il televisore e dare solo un occhiata alla descrizione del film. Naturalmente non avrei guardato il film, avrebbe significato oltrepassare i limiti.

La cosa andò avanti per ore. La tentazione mi colpiva ed io pregavo, ho provato anche ad addormentarmi ma non ci riuscivo. Mi giravo e rigiravo nel letto: non trovavo pace.

Mentre pregavo, ho iniziato a ricordare a me stesso alcune verità.

Non importava quanto intensa fosse la battaglia, non dovevo assolutamente alzarmi dal letto. Niente e nessuno mi costringeva ad uscire dalla stanza e accendere la TV. Ho capito che dovevo fare una scelta.

Sapevo che se mi fossi alzato avrei fatto vincere la tentazione e avrei perso la prima battaglia. Se avessi permesso alla lussuria di entrare dalla porta, sarebbe stata molto più difficile combatterla per la seconda volta. Non importava quali pensieri mi ronzavano per la testa, decisi che tutto ciò che dovevo fare era stare fermo a letto.

Efesini capitolo 6 ci incoraggia due volte a “stare fermi”. A volte piantare il nostro bastone sul terreno dicendo: “No! Non vado da nessuna parte” è tutto ciò che serve per farci vincere la tentazione. La battaglia potrebbe non finire immediatamente ma ora abbiamo qualcosa di solido a cui aggrapparsi, quando siamo attaccati dal nemico.

Poi, il Signore mi ha ricordato che dovevo condividere con altre persone raccontandogli che avevo ceduto alla tentazione. Dovevo prima dirlo a mia moglie, poi alle persone che mi seguivano. Dovevo aprirmi anche con quelli che il Signore mi aveva permesso di curare. Insomma sarebbe stata una lunga passeggiata di vergogna. Poi Dio mi ha fatto ricordare 1 Corinzi 9:27:

“Tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù,
perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri,
io stesso sia squalificato.”

1 Corinzi 9:27

Non volevo essere “squalificato” dall’aiutare gli altri e questo era un altro motivo questo per tenere duro.

Il titolo del film ha girovagato nella mia mente ancora per un altro giorno, finché, in un momento di silenzio con il Signore, ricordai che la mia relazione con Lui mi ha portato vita, amore e pace, rispetto al fugace piacere, alla colpa e alla vergogna dei momenti di baldoria davanti alla pornografia. Ho confessato la mia parte di colpa al Signore (avevo cercato di dimenticare il titolo del film ma non ci sono riuscito), poi ho piantato il mio bastone dritto nel cuore del nemico dicendo: “Voglio Gesù nella mia vita, non il peccato sessuale”.

Game over.

Autore: Mike Genung (articolo tratto dal libro “100 Giorni di Cammino Verso la Grazia“)