La fusione del sesso e dell’anima

La fusione del sesso e dell’anima

Il suo poster era appeso alla parete della mia stanza del dormitorio. Lei era una modella alta, bionda, snella, attraente. Dicevo a tutti i ragazzi che visitavano la mia stanza: “Guardate con chi passo il mio tempo quando sto a casa”. Mi sentivo un eroe ed ero orgoglioso della loro invidia. Tutto questo mi rendeva felice.

Lei era un corpo

Quello che però non avevo rivelato a questi ragazzi era che l’ultima volta che l’ho portata fuori per un appuntamento, volevo essere in qualsiasi altro posto tranne che con lei. È stato doloroso. Ero così annoiato. Lei era di poche parole, timida, non abbiamo condiviso né parlato delle cose che potevamo avere in comune. Non vedevo l’ora che finisse la serata, ma questo non mi impediva di flirtare con lei, cercando continuamente di sedurla, avvicinandola ed allo stesso tempo allontanandola dal mio cuore.

Lei era un’anima

Ma l’ho trattata solo come un corpo. Dovevo ancora integrare dentro di me la fusione del sesso e dell’anima, quindi non potevo trattarla diversamente da chiunque altra donna con cui ero uscito. Ero superficiale ed egoista. La pornografia mi aveva insegnato a relazionarmi in un solo modo: la sessualità, le emozioni e la mia intimità, erano elementi separati tra di loro. Queste donne potevano avere il mio corpo (anche se solo nelle mie fantasie), ma non avrebbero mai avuto accesso al mio cuore ed alla mia anima, che erano troppo vulnerabili. La stessa cosa valeva per me. Più era bella la donna con cui uscivo, più ero incline ad oggettivarla, cercando di tenere separati questi due campi: in pratica avevo appeso un poster non solo nella mia stanza del dormitorio, ma anche dentro di me. Ciò mi ha portato a diventare come un robot, uccidendo ed intorpidendo il desiderio autentico d’intimità, attraverso l’artificialità dei mezzi di comunicazione. Quando ci coinvolgiamo nel guardare la pornografia o altre pratiche sessuali di oggettificazione dell’essere umano, dobbiamo disattivare la connessione con il nostro corpo. Vogliamo dissuaderci da ciò che effettivamente stiamo facendo: l’atto di oggettivazione, di “pornificazione” dell’intera esistenza ed il degrado.

Cerchiamo di autoconvincerci che “tutti gli uomini lo fanno” o che “non sto facendo del male a nessuno”, o peggio diciamo: “se mia moglie fosse più disponibile sessualmente, non avrei fatto quello che sto facendo”. Mentiamo a noi stessi nel tentativo di trovare una via di fuga per ripararci  dalle ferite che ci hanno procurato le nostre scelte sbagliate, fatte mentre cercavamo di alleviare il nostro dolore. Un altro modo con cui incoraggiamo questa disconnessione tra sesso e anima è attraverso l’esperienza della triangolazione, tipica di un genitore. Ad esempio, immagina se tu durante la tua crescita avessi avuto il ruolo di “marito sostituto” per tua madre che soffriva di carenze affettive. Lei si aspettava che tu riempissi il suo vuoto d’amore quando tuo padre era assente fisicamente ed emotivamente. Le sei stato accanto, ascoltando il suo dolore, le hai parlato quando aveva bisogno di te. Lei, a sua volta è stata coinvolta e presente in una certa misura nella tua vita, soddisfacendo molti dei tuoi bisogni emotivi. L’intimità emotiva tra voi era estremamente alta; potevate anche litigare bruscamente, come fanno i veri coniugi. Il vostro legame era intenso, tale da creare una divisione psicologica tra la tua sessualità e la tua emotività, perché nelle relazioni sane una grande intimità emotiva dovrebbe corrispondere ad un grande aumento dell’intimità sessuale. Quando questo non è possibile, come nel rapporto con tua madre, cerchi qualcosa come la pornografia che offra un’intensa intimità sessuale, ma un’intimità emotiva inesistente, incapace di colmare questo vuoto. La pornografia è il sostituto perfetto per chi è reduce da un “incesto emotivo”. Quando il sesso è separato dall’anima perde il suo valore e diventa semplicemente una merce, e si aumentano le possibilità di violenza e danni di varia natura. (Legame  tra violenze domestiche e pornografia).

Se hai vissuto questa triangolazione con i tuoi genitori, sei stato influenzato nel tuo sviluppo psicosessuale, contribuendo a formare la persona che sei oggi. Se questa dinamica non viene spezzata, rimanendo irrisolta, continuerai a reinserirla nelle tue relazioni attuali. Il sesso e l’anima devono essere pienamente integrati per il raggiungimento di una sana sessualità.

Autore: Andrew J. Bauman