3 modi per disinnescare la noia

3 modi per disinnescare la noia

Cosa ti spinge a guardare la pornografia? Quali sono i fattori specifici che te la fanno desiderare ardentemente? I motivi potrebbero essere tanti. La fame. La rabbia. Una brutta giornata al lavoro. Il sentirsi respinto. Oppure sei semplicemente annoiato.

L’ultimo è un fattore da non sottovalutare! Un sondaggio condotto in una scuola superiore ha rivelato che il 90% dei giovani ha ammesso di aver guardato del materiale pornografico occasionalmente… e il 48% di loro lo ha fatto principalmente perché si sentiva annoiato.

La noia! Chi ha tempo di annoiarsi in un mondo pervaso dal COVID-19? Ci sono così tante cose da fare: lavorare, pulire, cucinare, imparare cose nuove, aiutare i bambini a fare i compiti, guardare la TV, giocare ai videogiochi, leggere un libro, insomma le attività da svolgere sono veramente tante. Ma la noia viene persino spacciata come una virtù. Tanti meme ci parlano di cosa fecero dei personaggi storici durante i loro periodi di quarantena: per esempio, durante il lockdown dell’epoca, Shakespeare scrisse Re Lear, Isaac Newton inventò il “calcolo infinitesimale”; le persone dunque possono fare molto, sfruttando i periodi di noia.

La verità però è che ci sentiamo più annoiati che mai e il più delle volte questo sentimento ci porta alla pigrizia e all’ozio, piuttosto che all’aumento della nostra creatività.

Il problema della noia

Probabilmente conosciamo l’ozio. Il libro dei Proverbi lo descrive come un percorso verso la rovina: “Dormire un po’ di sonno, sonnecchiare un po’, incrociare un po’ le mani per riposare e la tua povertà verrà come un ladro e la tua miseria, come un uomo armato” (Prov. 24: 33-34). In altre parole, l’ozio è pigrizia. È la favola delle formiche e della cavalletta nella vita reale.

L’accidia è un antico concetto monastico, che fu poi assorbito dal peccato mortale dell’ozio. In “Acedia and Me”, Kathleen Norris prende in prestito le parole del monaco Evagrius del IV secolo, per definirla come una sorta di odio verso il proprio stato attuale, sia che si tratti di un luogo fisico o relativo alle relazioni:

“Nella cultura consumistica ci viene consigliato di essere aperti alle possibilità, in modo da essere sempre liberi di possedere il migliore e nuovo modello, quando viene lanciato sul mercato. Non è facile riconoscere l’accidia in noi stessi, poiché essa ci spinge a vedere gli obblighi che abbiamo nei confronti dei familiari, degli amici e dei colleghi, come impedimenti a quella libertà” (p. 25).

Più tardi, l’autrice cita il pastore Fred Craddock: “L’accidia è la capacità dello spirito umano di guardare il mondo e tutto quello che Dio ha fatto, affermando di esserne disinteressato” (p. 115).

In altre parole, siamo così addestrati dalla cultura che ci spinge a cercare il nuovo, che non riusciamo più a sopportare il vecchio: ci annoiamo della nostra “vecchia” casa o appartamento, del nostro lavoro o delle faccende domestiche e persino della nostra famiglia e dei nostri coinquilini. Iniziamo a disinteressarci di loro. E uno dei possibili risultati della noia è che ci rivolgiamo alla pornografia, per assaporare cose nuove, cercando di sentirsi realizzati.

Rick James scrive:

“Quando veniamo a Cristo, la nostra irrequietezza non svanisce subito. Ci troviamo davanti ad una sorta di tavolozza variegata, con un appetito crescente di sensazioni, di appagamento ed esperienze coltivate negli anni, gozzovigliando in malsani banchetti. La via della purezza è diventata più ardua di prima: ci sono più opportunità erotiche e il nostro appetito carnale aumenta oltre le sue normali dimensioni.”

La pornografia ci eccita, ci trasporta sia chimicamente, che emotivamente. L’attrazione che essa emana e la promessa di curare la noia, ci trascina facilmente nel suo tranello, portando molti di noi a visualizzare materiali sconci. Dobbiamo combattere la noia per diventare puri”.

Quindi se la noia è uno dei fattori scatenanti, che ci spinge verso la pornografia, come possiamo combatterla?

1. Riconoscila e pentiti

Norris scrive:

“Come ogni lettore di fiabe può dirti, non conoscere il vero nome del tuo nemico, sia esso un gigante, un demone o un ” problema”, ti pone in grande svantaggio; imparare il suo nome può aiutarti a diventare libero” (p. 4).

Probabilmente è la prima volta che ti rendi conto di combattere contro una forma evoluta di noia. Forse la tua rabbia verso il coniuge o verso il tuo datore di lavoro, può essere in realtà un’insoddisfazione riguardo la monotonia della relazione con queste persone. Prenditi del tempo per pentirti davanti a Dio e se lo riterrai opportuno anche davanti a qualcun’altro.

Confessa non solo i comportamenti peccaminosi, ma anche quelli considerati generalmente “superflui”. Rick James afferma: “La consapevolezza del peccato non dovrebbe essere limitata a dove abbiamo commesso il male con il nostro tempo, ma dove l’abbiamo sprecato”.

Ovviamente questo non significa che non ci debba essere spazio per il piacere. Dio ha stabilito dei ritmi di riposo nelle nostre vite, attraverso il Shabbat e l’Anno del Giubileo. Stai dunque attento e cerca di evitare quelle cose o attività che più ti piacciono, che potrebbero portarti verso tentazioni più profonde.

2. Pratica il ringraziamento

1 Tessalonicesi 5:15-19 dice:

“Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi cercate sempre il bene gli uni degli altri e quello di tutti. Siate sempre gioiosi, non cessate mai di pregare, in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù per te. Non spegnete lo Spirito.”

Se uno dei motivi che ci spinge a fare uso della pornografia è la lenta rabbia che monta tramite l’accidia, uno dei modi migliori per abbatterla è avvicinarsi a Dio, ringraziandolo per il Suo aiuto. Forse hai il peggior datore di lavoro del mondo. Ringrazia Dio per l’opportunità di poter mostrare al tuo capo lo stesso amore che Cristo ha mostrato per te sulla croce.

Forse sei stanco di essere rinchiuso nella tua piccola casa, con tuo marito e i tuoi figli. Loda Dio per l’opportunità di conoscere meglio la tua famiglia, ringrazialo per avere un tetto sopra la testa e un frigorifero dove appendere i disegni dei tuoi figli. Con il passare del tempo, inizierai a riconoscere, anche in circostanze difficili, le cose buone e i doni perfetti che provengono dall’alto (Giacomo 1:17).

3. Coltiva degli hobby

Alexander Rhodes, fondatore dell’organizzazione NoFap, ha condotto uno studio sui suoi membri, scoprendo che coloro che avevano praticato attività come sport o altri hobby, durante il loro processo di recupero, avevano avuto più successo nell’abbandonare la pornografia. La storia dello spirito immondo in Matteo 12:43-45 illustra che non basta sbarazzarsi semplicemente della “casa” dei demoni. Devi riempire lo spazio vuoto, con qualcosa di migliore, per non far tornare i demoni più forti che mai.

Se la tua risposta alla noia è fare uso della pornografia, allora rifletti bene e scegli qualcos’altro da fare. Quando inizi ad avere qualche idea, dì a te stesso: “Bene, ecco cosa farò oggi”. Compra una chitarra economica ed inizia ad imparare gli accordi di base. Oppure trova una serie di disegni da imparare e pratica la tua arte. Vai ad esplorare un parco locale. O scopri gli hobby dei tuoi figli e cerca di praticarli insieme a loro.

Qualunque cosa tu scelga di fare, ricorda che sei stato creato a immagine del Dio Creatore. Dunque il modo migliore per frenare le bugie della pornografia e della noia è abbracciare quell’immagine. Come afferma l’autore Jonathan Rogers, “L’atto della creatività va contro quello che il mondo ci racconta”.

Rifiuta la tua noia. Respingi la tua accidia. Smaschera le bugie che ti spingono verso il porno. E racconta una storia migliore.

Autrice: Lisa Eldred