Gli adolescenti e la pornografia

Gli adolescenti e la pornografia

I nostri giovani sono in crisi. Gli adolescenti vivono maggior solitudine, ansia e depressione che mai. Il tasso di suicidi tra questa fascia d’età è aumentato del 40% tra il 2001 e il 2019. Nello stesso periodo si segnala anche un aumento del 88% degli accessi ai pronto soccorso, per casi di autolesionismo.

Sebbene siano molti i fattori che contribuiscono a questa preoccupante tendenza, vogliamo cogliere l’occasione del Mese della Salute Mentale per sottolineare un fattore che non riceve abbastanza attenzione: la pornografia.

Non ci sorprende che l’aumento dei problemi di salute mentale tra gli adolescenti coincida con l’innalzamento della loro esposizione alla pornografia. Un rapporto di Common Sense Media, pubblicato all’inizio di quest’anno, ha evidenziato come il 75% dei ragazzi di 17 anni abbiano già visto filmati porno. Il 52% di loro aveva visto pornografia violenta, tra cui stupri, soffocamenti o persone che soffrono. Il 15% degli adolescenti intervistati aveva visto pornografia già all’età di 10 anni.

Qui sotto vengono riportati alcuni aspetti negativamente influenzati dalla pornografia:

1. Guardare materiale pornografico crea solitudine.  

Quando ci si sente soli o depressi, ci si rivolge al porno, che però si rivela inefficace perché non fa che peggiorare la situazione. Come mai? Il porno spinge le persone ad interrompere le interazioni della vita reale con gli altri, aumentando i sentimenti di solitudine e depressione, restando intrappolati in un circolo vizioso. Ci si sente soli e per alleviare la solitudine, si guarda il porno. Le persone vorrebbero liberarsi ma non possono chiedere aiuto perché si vergognano e ciò li fa sentire ancora più soli. E allora si abbuffano di altro porno. Alcuni diventano così dipendenti fisicamente ed emotivamente, che iniziano a preferire il porno alle esperienze della vita reale.

2. La pornografia insegna al cervello a pensare agli altri come ad oggetti. 

Questo aspetto è strettamente correlato al primo, ma vale la pena menzionarlo separatamente. Il porno ritrae gli altri come semplici oggetti, destinati a dare piacere a chi lo guarda. Il cervello si allena a vedere gli altri come oggetti incapaci di sviluppare legami reali e duraturi: uno dei cardini di una buona salute mentale.

3. La pornografia violenta contribuisce ai traumi. 

La pornografia che i nostri giovani guardano non è costituita solo da ragazze in pose seducenti. Spesso vedono stupri reali, soffocamenti e altri episodi di violenza, oltre a una serie di atti degradanti, che non proveremo nemmeno a descrivere. Molti terapeuti concordano sul fatto che la visione di queste cose può causare traumi reali, che non scompaiono quando lo schermo viene spento.

4. La pornografia crea problemi con il proprio concetto di corpo. 

Le silhouette viste nei filmati porno non rispecchiano la vita reale. Sono fisici trasformati chirurgicamente ed attraverso il montaggio video. Queste riprese non fanno altro che proporre un ideale irrealistico. Ecco il motivo per cui gli spettatori di film porno spesso sviluppano problemi di accettazione del proprio corpo. Iniziano a sentirsi in imbarazzo per il proprio aspetto, ritenendo che il loro corpo non sia all’altezza. Inoltre, i partner dei consumatori di porno spesso riferiscono di avvertire il loro corpo non all’altezza con quello del partner, ritenendosi inferiori. 

Autrice: Kristen A. Jenson