Esperienze 5 e 6: Concupiscenza e rabbia

Esperienze 5 e 6: Concupiscenza e rabbia

Desiderio sfrenato e richiesta di dominio

Senza dubbio i desideri carnali sono uno dei fattori che più contribuiscono all’impurità sessuale. Ma quando ci concentriamo sulla concupiscenza perdiamo facilmente di vista l’altro fattore correlato che più di tutti guida il nostro comportamento sessuale indesiderato: la rabbia.

Nonostante il potenziale danno causato dalla concupiscenza e dalla rabbia, questi due sentimenti non sono da condannare in toto. La concupiscenza indica un grande desiderio di una cosa di per sé buona, come la bellezza o il senso di appartenenza. La rabbia punta invece a soddisfare il nostro desiderio di giustizia e restituzione del dovuto. Il peccato entra in gioco quando la concupiscenza è presa in ostaggio dal desiderio ardente (cupidigia) o da un atteggiamento che esige il dovuto, e quando la rabbia diventa presumere di avere diritti, oppure si trasforma in disprezzo o dominio dogmatico. La sessualità incrinata non può mai essere riscattata mediante dei futili tentativi di fermare la concupiscenza che ignorano il ruolo insidioso giocato dalla rabbia nel nutrirla. Se però miriamo a imparare dalle manifestazioni della concupiscenza e della rabbia, allora la bellezza, il senso di appartenenza e la guarigione possono davvero diventare le fondamenta della nostra vita sessuale.

In Matteo 5, Gesù parla della natura del peccato. Dice che chiunque guarda una donna per bramarla (epithumeó: bramare) commette adulterio nel suo cuore. Tuttavia, spesso vengono trascurate le osservazioni di Gesù sull’ira che compaiono per la prima volta in Matteo 5:22. Gesù dice che chiunque sia arrabbiato con un fratello o una sorella è colpevole di omicidio. Giacomo 4 riunisce questi elementi: la concupiscenza e la rabbia sono correlate. Le parole di Gesù sono una pillola difficile da ingoiare. Nel nostro peccato non siamo soltanto adùlteri, ma anche assassini.

La concupiscenza e la rabbia sono presenti anche nella vita dei miei figli, che pure a prima vista sono tenerissimi. Quando mio figlio aveva quasi due anni, io e mia moglie ci divertivamo a osservare che gli piaceva mangiare qualsiasi cosa. Non importava se si trattasse di cioccolato, salatini, kimchi coreano, alghe o cavoli: lui voleva tutto. Un giorno tornai a casa portando del cibo da asporto da un ristorante tailandese. Lui vide la bella scatola bianca del ristorante e iniziò a ballare per l’entusiasmo. Io misi il cibo sul tavolo e lui guardò in alto e toccò la punta della lingua con il dito, dicendo: “Uh huh, uh huuhhh”. Io aprii la scatola e gli porsi un pezzo di pollo. Lui esplose di rabbia. Cadde a terra e iniziò a battere i pugni sul pavimento di legno. “No! VOGLIO TANTO! VOGLIO GROSSO!”. Come vedete, il desiderio, se non soddisfatto, spesso dà origine alla rabbia.

La concupiscenza e l’ira sono i principali affluenti che confluiscono nel fiume del comportamento sessuale indesiderato. Non ho mai incontrato una persona in una lotta accanita contro i desideri carnali che non combatta anche contro la rabbia. Forse tu ti ritrovi a desiderare la pornografia, ma sullo sfondo c’è della rabbia nei confronti del tuo coniuge per non essere abbastanza interessato/a al sesso. Magari sei deluso perché un amico non ti ha invitato a una festa e quasi immediatamente ti ritrovi a desiderare di rimorchiare qualcuno per non pensare più a quello che hai percepito come un tradimento. Certo, è importante vincere la concupiscenza, ma è un po’ come nel caso di una macchina: la batteria serve per avviare il motore, ma senza il carburante (la rabbia) non si alimenta la nostra spinta verso i comportamenti sessuali indesiderati.

Senza ombra di dubbio, credo che la rabbia maschile sia il fulcro di gran parte dell’impurità e della violenza sessuale nel nostro mondo. Esploreremo questo concetto in modo più dettagliato nei capitoli seguenti. Raramente trovo degli uomini consapevoli della loro rabbia erotizzata: di solito tendono a vedere il loro desiderio di sesso come un mix di emozioni come solitudine, frustrazione e delusione.

Un cliente si è espresso in questo modo:

Mia moglie ed io stavamo cenando e abbiamo iniziato a litigare per una stupidaggine, del tipo chi avesse portato fuori la spazzatura per ultimo. Abbiamo iniziato a darci delle risposte evasive e alla fine lei si è alzata e ha acceso Netflix. Io ero irritato e sono andato nel seminterrato. Senza quasi accorgermene mi sono ritrovato a scorrere le pagine dei social media e ho finito per guardare della pornografia su Tumblr. Ero arrabbiatissimo per il pasticcio in cui mi ero infilato. Non volevo guardare della pornografia, eppure finisco sempre per avere dei desideri sessuali molto forti quando sono frustrato.

Possiamo desiderare il sesso; possiamo desiderare il cibo; possiamo desiderare praticamente qualsiasi dimensione della vita. Ma quando non otteniamo ciò che desideriamo, ci ritroviamo col cuore pieno di rabbia ed esigiamo di essere soddisfatti. Questo è il motivo per cui i programmi di cura che si concentrano esclusivamente sulla gestione della concupiscenza (software per bloccare i siti porno, gruppi di mutuo aiuto ecc.) e sulla terapia incentrata sul trauma (teoria dell’attaccamento, EMDR) non riescono a far maturare granché le persone. Questi paradigmi contengono pericolose “verità parziali” che inducono gli individui a continuare a sbagliare dal punto di vista sessuale perché l’altra metà dell’equazione è lasciata nascosta, a marcire.

Vuoi capire perché ti senti così costretto a perseguire dei comportamenti sessuali indesiderati? Scopri cosa ti ha fatto arrabbiare tantissimo.

Se vuoi vedere una trasformazione del tuo comportamento sessuale indesiderato, devi dire chiaramente che rabbia e concupiscenza sono complici nel crimine. Troppo spesso le persone di fede hanno parlato tanto di purezza, concupiscenza e persino dipendenza sessuale, ma hanno taciuto quasi totalmente sulla questione della rabbia e del potere in relazione alla violenza maschile contro le donne. La nostra preoccupazione per la concupiscenza e il nostro atteggiamento volto a evitare del tutto di parlare di rabbia forse sono la chiave per spiegare come mai molti di noi non sono stati in grado di trovare la libertà. Noi non siamo in grado di trasformare la rabbia sessualizzata quando abbiamo così poche parole (o così poca volontà) per affermare che essa esiste.

Autore: Jay Stringer (ha scritto il libro Indesiderati)