Il dolore che si nasconde dietro la dipendenza dalla pornografia

Il dolore che si nasconde dietro la dipendenza dalla pornografia

Robert Masters nel suo bellissimo libro “To Be a Man”, scrive: “Quello che facciamo sessualmente è il riflesso di ciò che faremo per il resto della nostra vita”. Un’affermazione profondamente vera, così come è lo è anche il suo contrario. Ciò che abbiamo fatto con le nostre vite (o ciò che abbiamo dovuto subire) è anche un riflesso della nostra sessualità. Questo significa che se viviamo in modo nascosto e non autentico, è molto probabile che anche la tua sfera sessuale sarà essa stessa sfuggente, piena di ombre e falsa. Se hai una storia di vita che ti ha portato a provare vergogna, è possibile che attraverso la tua sessualità manifesterai ciò che hai vissuto. Se hai subito un trauma e non hai affrontato adeguatamente le ferite, il dolore non elaborato guiderà inconsciamente il tuo modo di vivere. Questa dinamica viene chiamata rievocazione. Un modo per rievocare le nostre ferite non curate è attraverso il sesso o l’erotismo.

Usiamo il sesso nel tentativo disperato di guarire il dolore che ci procurano quelle ferite, che non siamo stati in grado di affrontare. La pornografia può aiutare a soddisfare temporaneamente molti dei nostri bisogni primari, (come amore, sensibilità, equilibrio emotivo, piacere e gioia) che magari non abbiamo potuto provare da bambini; ma sarà un piacere effimero. Ti faccio un esempio: se i tuoi genitori sono stati poco affettuosi nei tuoi confronti, è comprensibile che tu manifesti il desiderio di avere una connessione più intima con loro. Da piccolo non potevi controllare ciò che ricevevi dai tuoi genitori. Da adulto però decidi di controllare con tutto ciò che è in tuo potere questo profondo desiderio insoddisfatto di intimità, usando la pornografia, per lenire quella dolorosa ferita. È importante sottolineare che il tuo desiderio di intimità è bello e buono ed è più facile essere attratto da una falsa imitazione d’amore, se i tuoi genitori non sono stati in grado di essere più affettuosi con te. Sei stato creato per avere intimità sessuale, ovviamente ne eri attratto, e l’avresti trovata comunque.

Ma ora che sei adulto hai la responsabilità nelle scelte relative alla tua sessualità e come esprimerla.

Prima di tutto dobbiamo scoprire quale dolore si nasconde dietro al porno e poi cercare di iniziare un percorso di guarigione, che ci guiderà ad abbandonare i motivi che ci spingono a farne uso. Se hai avuto una madre dominatrice è possibile che ti sia sentito oppresso ed impotente, e questo ti ha spinto a cercare quel tipo di pornografia dove il maschio domina e le donne sono sostanzialmente inermi. Mantenere separate le nostre pulsioni sessuali dall’eccitamento, può essere la strada verso una guarigione ed una liberazione più profonda. All’inizio, quando fai entrare la pornografia nella tua vita, sembra che l’emorragia della tua ferita rallenti. Purtroppo non fai altro che mettere un cerotto su una lesione provocata da un fucile da caccia, che in realtà non guarisce in profondità. Una ferita che molto spesso viene trascurata, e della quale ti parlerò più specificatamente, è quella causata dalla propria madre.

La ferita causata dalla madre

La nostra ferita più profonda può avere molte forme e dimensioni. Quando c’è un trauma, non esiste una taglia unica. Questa ferita comunica il messaggio di “non aver avuto abbastanza”. Forse tua madre non ti ha tenuto abbastanza tra le sue braccia, oppure sul suo seno quando eri piccolo, non ti sei sentito felice accanto a lei, non ha curato il tuo stato emotivo. Anche il contrario può provocare la stessa ferita: forse sei stato troppo coccolato, troppo seguito, e la costante violazione della tua privacy da parte di tua madre ti ha consumato. Tutto questo può generare ansia ed una ferita che cerchiamo di guarire attraverso il porno.

Dobbiamo indagare a fondo nelle storie della nostra vita, nel legame con le proprie madri, per scoprire le radici dei fattori che ci spingono a sviluppare una determinata dipendenza, fermando quegli schemi relazionali malsani, che abbiamo fatti nostri. Rifletti su queste domande, mentre cerchi di analizzare attentamente le origini della relazione con tua madre:

  • Era fredda ed emotivamente distante nei tuoi confronti?
  • Aveva difficoltà nel controllare il suo stato d’animo?
  • Come si relazionava a te emotivamente e fisicamente?
  • Era una donna piena di rabbia?
  • Manipolatrice?
  • Seduttrice?
  • Come soddisfaceva i suoi bisogni emotivi?

Le nostre madri sono il nostro primo esempio di femminilità, sono loro ad insegnarci come dobbiamo trattare le donne, attraverso il trattamento a noi riservato, durante la crescita. Se provi ancora rabbia e risentimento nei confronti di tua madre (ferita irrisolta), è possibile che inconsciamente tu abbia cercato di vendicarti di lei, oggettivando le donne in tutti questi anni.

Noi erotizziamo le ferite più profonde non solo nel tentativo di guarirle, ma anche per dare un senso al dolore che proviamo. Come vengono erotizzate le ferite che ci hanno provocato le nostre mamme? Probabilmente tutto quello che ti è mancato durante l’infanzia, sarai spinto inconsciamente di soddisfarlo nell’adolescenza e nell’età adulta, molte volte attraverso la pornografia, forse perché semplice e facilmente accessibile. Penso comunque che il modo in cui queste ferite emergano in ognuno di noi sia unico, ma i desideri rimangono gli stessi: amore profondo, intimità genuina e connessione autentica.

Alcune domande che potresti chiederti, mentre cerchi di scoprire cosa c’è dietro all’uso della pornografia:

  • Che tipo di pornografia ti eccita di più?
  • Cosa si nasconde dietro la voglia di guardare la pornografia?
  • Se quello che desideri è un legame genuino, hai provato altre strade migliori, rispetto alla pornografia?

Autore: Andrew J. Bauman