Il peggior consiglio per spezzare la dipendenza dalla pornografia

Il peggior consiglio per spezzare la dipendenza dalla pornografia

“Ti senti come se il desiderio di provare piacere e divertimento cresca smisuratamente dentro di te, prendendo il controllo della tua vita? Ti senti poco entusiasta riguardo gli aspetti spirituali? Mentre studi la Bibbia e mediti sulle questioni spirituali o preghi, cercando di avere una comunione con Cristo, avverti una sensazione di “minor dolcezza” rispetto a prima? Senti diminuire la tua fame di giustizia e la voglia di stare in presenza di Dio? Se è così, fai in fretta… e ritorna subito a Dio… per trovare in Cristo la gioia che il mondo non è in grado di dare.”

J. R. Miller

Il peggior consiglio che si possa dare per spezzare una dipendenza è dire: “Ora smettila!”

Qualsiasi tipo di dipendenza è più complesso di quanto sembri. E’ multidimensionale, viene alimentato da molte fonti, ed è composta da varie fasi. Molte persone lottano da anni contro la dipendenza, ottenendo scarsi successi, proprio perché si soffermano su quanto sia difficile resistere agli stimoli esterni, ignorando il fatto che le profonde radici di questo problema provengono dalla mente e dal cuore. Dire ad un sesso dipendente “Ora Smettila!” è il peggior consiglio che gli si possa dare. È vago, inefficace e senza speranza. Sminuisce il problema ed invia un messaggio sbagliato, alludendo che la libertà dal peccato sarà facile e senza sforzo, indolore e veloce. Ecco tre motivi per cui questo è un pessimo consiglio:

1. Non affronta i veri problemi

“La saggezza spirituale consiste nel trovare le sottigliezze, l’immensità e le profondità di quella tipologia di peccato, ormai profondamente radicato nell’uomo… bisogna scoprire la tana di questo serpente in tutte le sue trasformazioni, e nei suoi sfuggevoli e contorti movimenti.”

John Owen

Un mal di testa spesso richiede l’assunzione di un’aspirina. Un mal di denti richiede una visita immediata dal dentista. Una salute compromessa dall’obesità, rende l’esercizio quotidiano, un’attività fondamentale per rimanere in vita. Allo stesso modo, il peccato ormai diventato abitudine, è un campanello che segnala la presenza di aree della nostra vita in cui dobbiamo fare piazza pulita, pentirci di tutto cuore e cambiare atteggiamento, se desideriamo veramente essere liberi dalle nostre dipendenze.

2. Sopravvaluta la forza di volontà di una persona e sottovaluta il potere del peccato

Nonostante possiamo cercare di santificarci ogni giorno, esiste la possibilità di ritornare agli stessi peccati di cui credevamo erroneamente di esserci liberati. È solo questione di tempo. Trovarsi di fronte ad una prova difficile, a delle brutte circostanze, o vivere continuamente sotto pressione, può facilitare il ritorno a quel peccato che un tempo ci confortava e ci faceva sentire “vivi”. Chiunque ami mangiare può testimoniare quanto sia difficile resistere al cibo spazzatura, portato da un fattorino comodamente a casa. Se si trova davanti ai nostri occhi significa che è accessibile, e molto probabilmente ci arrenderemo al suo richiamo. Un senzatetto mangia il cibo che trova nel bidone della spazzatura non perché sia invitante, ma perché è affamato e cerca di placare il brontolio del suo stomaco.

3. Deruba una persona di una guarigione completa, concentrandosi su un solo aspetto del proprio peccato

“Siamo totalmente bisognosi di Dio in ogni area della nostra vita, non solo nell’ambito sessuale. […] Capire che tutto il mio essere aveva bisogno di Gesù, aveva bisogno di sentirsi completo, di essere un Suo discepolo e crescere, mi ha aiutato ad umiliarmi davanti a Dio, portandomi a confessarGli di “essere davvero nei guai”, spingendomi verso Gesù, consapevole che soltanto Lui era in grado di “sistemare” tutto in me, rendendomi integro.”

Jackie Hill Perry

Il Signore esige una totale obbedienza, sottomissione e resa, in tutte le aree della nostra vita. È al di là della nostra comprensione capire il motivo per il quale il nostro Creatore, Colui che ci ha dato la vita, ci ha riscattato pagando un caro prezzo. Se vedremo noi stessi attraverso la lente della Scrittura conosceremo il Dio della Bibbia, e ci lasceremo volentieri affinare da Lui, permettendoGli di abbellire anche quelle piccole e invisibili zone buie dentro di noi.

In questo modo, attraverso un cammino deciso e quotidiano con il Signore, saremo più forti per non abboccare all’amo della pornografia. Il mio lungo periodo di dipendenza dal peccato sessuale, e l’ugualmente lungo percorso di guarigione, stanno a significare che non possiamo sconfiggere il peccato con le nostre forze, né sperimentare una vita abbondante, se non attraverso Cristo. Dobbiamo dipendere completamente da Lui, leggendo regolarmente la Bibbia e pregando. Dobbiamo memorizzare la Scrittura e meditare su di essa, per rinnovare le nostre menti e santificarci. Nessuna persona, luogo o esperienza può farci diventare nuove creature, solo Gesù può farlo. Nessun tipo di filosofia mondana, o di consulenza secolare, può fare per i nostri cuori e le nostre menti ciò che solo il nostro vero e vivente Dio può fare.

“Prendi queste tre lance – la Parola di Dio, la preghiera l’umiliazione e colpisci forte, dritto al cuore, le tue concupiscenze e falle morire!”

Thomas Watson

Autrice: Emma Joy