Verso la valle

Verso la valle

“Molti anni fa sono giunto alla conclusione che le due principali cause della maggior parte dei problemi emotivi tra i cristiani evangelici sono queste: l’incapacita? di capire, ricevere e vivere la grazia e il perdono incondizionati di Dio e l’incapacita? di distribuire quell’amore, quel perdono e quella grazia incondizionati agli altri”

Davids Seamands dal su libro “Guarigione delle emozioni ferite”

Finora ci siamo concentrati su come affrontare la concupiscenza e il peccato sessuale; abbiamo potato la cima dell’erbaccia – ma ora e? tempo di scavare profondamente fino alle sue radici ed estirpare. Le rimpiazzeremo con qualcosa di puro, potente e meraviglioso, una nuova “pianta” che da? la vita, invece di prosciugarla. Come scrisse Bruce Marshall, “Il giovane uomo che suona il campanello di un bordello inconsciamente sta cercando Dio”. Se non troviamo il Dio che cerchiamo, finiremo per tornare alla casa di appuntamenti.

Nell’ottavo capitolo di Giovanni troviamo una delle storie piu? potenti e controverse di tutta la Scrittura:

All’alba torno? nel tempio, e tutto il popolo ando? da lui; ed egli, sedutosi, li istruiva. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna colta in adulterio; e, fattala stare in mezzo, gli dissero: «Maestro, questa donna e? stata colta in flagrante adulterio. Or Mose?, nella legge, ci ha comandato di lapidare tali donne; tu che ne dici?» Dicevano questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare. Ma Gesu?, chinatosi, si mise a scrivere con il dito in terra. E, siccome continuavano a interrogarlo, egli, alzato il capo, disse loro: «Chi di voi e? senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva in terra. Essi, udito cio?, e accusati dalla loro coscienza, uscirono a uno a uno, cominciando dai piu? vecchi fino agli ultimi; e Gesu? fu lasciato solo con la donna che stava la? in mezzo. Gesu?, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: «Donna, dove sono quei tuoi accusatori? Nessuno ti ha condannata?» Ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesu? le disse: «Neppure io ti condanno; va’ e non peccare piu?».

Giovanni 8:2-11

Per coloro che vivono nel mondo di condanna e maledizione della concupiscenza sessuale le parole “va’ e non peccare piu?” fanno male e sono spesso scoraggianti. Per quanto io mi sforzassi o qualunque cosa facessi, non riuscivo a “non peccare piu?”.

Per anni sono stato avvilito ma oggi so che il mio problema era che volevo mettere la ciliegina su una torta che non era stata preparata.

Prima di dire “va’ e non peccare piu?”, Gesu? disse “io non ti condanno”… a un’adultera colta sul fatto mentre faceva sesso con un uomo sposato che non era suo marito – un crimine punibile con la morte.

Perche? Gesu? fece questo? Non avrebbe almeno dovuto aspettare finche? lei non avesse confessato il peccato? Forse lei lo fece. Quando gli accusatori dissero “Maestro, questa donna e? stata colta in flagrante adulterio”, lei non nego?, ne? difese le sue azioni. Il suo silenzio da solo era gia? un’ammissione di colpevolezza. Forse poteva gia? essere stata convinta di peccato nel suo cuore, qualcosa che soltanto Gesu? poteva vedere e sapere. Forse vi fu uno sguardo diretto tra Gesu? e questa donna nel quale lei seppe che Lui conosceva la verita? su di lei.

Durante questi secondi con il Figlio di Dio, a mio parere lei Lo conobbe e ricevette la potenza per vivere libera dal peccato sessuale. Perche?? Prima di tutto, la sua risposta “Nessuno, Signore” indicava una consapevolezza di chi era Gesu?. In secondo luogo, coloro che non conoscono Cristo non hanno ne? la forza ne? il desiderio di “andare e non peccare piu?” (Efesini 2:1); sono contenti di rotolarsi nel fango del peccato e della depravazione, non stanno cercando una via d’uscita. Poiche? il Signore aveva detto ai discepoli di non dare “cio? che e? santo ai cani” e di non gettare le “perle davanti ai porci” in Matteo 7:6, non credo proprio che avrebbe sprecato la Sua gentilezza su questa donna se lei non avesse avuto alcun interesse a volgersi a Dio.

Quando Gesu? disse “io non ti condanno”, stava inondandola di grazia, benevolenza e perdono; stava a lei di scegliere se ricevere questi doni o rifiutarli. Fu perdonata da un peccato per il quale si pagava con la vita e la normale reazione di qualcuno a cui e? stato condonato un debito cosi? grande sono un’enorme gratitudine e un travolgente amore per Dio.

“Percio?, io ti dico: i suoi molti peccati le sono perdonati, perche? ha molto amato; ma colui a cui poco e? perdonato, poco ama.”

Luca 7:47

Un uomo o una donna il cui cuore e? pieno dell’amore di Dio non prova desiderio per le falsificazioni della grazia di Dio quali possono essere la pornografia o i desideri carnali. Prima di poter “andare e non peccare piu?” dobbiamo ricevere il “io non ti condanno”; la potenza di superare il peccato e di viverne esenti viene dal fatto di aver ricevuto l’amore di Dio nel cuore.

Oppure disprezzi le ricchezze della sua bonta?, della sua pazienza e della sua costanza, non riconoscendo che la bonta? di Dio ti spinge al ravvedimento?

Romani 2:4

Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti.”

Giovanni 14:15

Un cristiano con una dipendenza sessuale e? una persona che non ha ricevuto l’amore di Dio nel cuore. Non mi e? ancora capitato di parlare con un uomo o una donna in lotta con il peccato sessuale che capisca e abbia ricevuto la grazia di Dio. Spesso sono persone perdute e confuse come ero io. Nella mia ricerca di liberta? dal peccato sessuale, ho passato quasi 13 anni a ricevere consulenza (cinque psicologi e due psichiatri in tutto), piu? di otto anni nel gruppo di auto-aiuto e letto moltissimi libri. Ho imparato molto, ma oggi vorrei che qualcuno mi avesse subito fatto sedere e detto qualcosa del tipo: “Mike, nonostante tutta la tua conoscenza e il tempo passato nella chiesa, non hai mai ricevuto l’amore di Dio – e soffri per questa mancanza. Hai passato anni a cercare di trovarlo nell’amore, nel lavoro, nelle droghe, nella gente e cercando di ‘essere abbastanza buono’ per Dio. La verita? e? che tu non credi davvero nel cuore che Dio ti ama. Se lo credessi, non avresti una dipendenza sessuale”.

Come il Padre mi ha amato, cosi? anch’io ho amato voi; dimorate nel mio amore.”

Giovanni 15:9

Ma voi, carissimi, edificando voi stessi nella vostra santissima fede, pregando mediante lo Spirito Santo, conservatevi nell’amore di Dio, aspettando la misericordia del nostro Signore Gesu? Cristo, a vita eterna.”

Giuda 20-21

Il verbo “dimorare” significa “rimanere in un posto”. Dobbiamo vivere nell’amore di Dio in ogni momento della vita, che sia di fallimento o di successo. Se pecchiamo, lo confessiamo (1 Giovanni 1:9), accettiamo il Suo perdono e la Sua grazia e andiamo avanti, imperniati e al sicuro nel Suo amore. Non c’e? dunque piu? nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesu? (Romani 8:1).

Rivediamo la prima parte dell’affermazione di David Seamands: “Molti anni fa sono giunto alla conclusione che le due principali cause della maggior parte dei problemi emotivi tra i cristiani evangelici sono queste: l’incapacita? di capire, ricevere e vivere la grazia e il perdono incondizionati di Dio…”.

Per molti il crollo arriva quando cercano di ricevere la grazia. Non possono riceverla perche? non hanno capacita? di percepire; non hanno percezione perche? non vogliono sperimentare il dolore e il senso di vuoto interiore. Poiche? non vogliono sperimentare cio? che avviene realmente dentro di loro, chiudono, comprimono, oppure evitano le loro emozioni. Hanno cosi? tanta paura dei sentimenti, da separare il loro cuore con un muro – cio? li rende vuoti, privi di amore, vita, pace o gioia.

La Parola di Dio ci fornisce l’immagine di un cristiano vuoto:

Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo.

1 Corinzi 13:1

Io ho passato i primi 36 anni della mia vita in “modalita? cembalo”. Non sapevo come ricevere amore e anche se lo avessi saputo, non lo avrei voluto. Quando qualcuno mi faceva un complimento, mi mostrava affetto (non sessuale) o mi regalava qualcosa, io lo respingevo; e se non lo rifiutavo verbalmente, lo facevo interiormente. L’amore era una minaccia per le mie difese: risvegliava i miei sentimenti di persona ferita, bramosa e adirata – cose che non volevo affrontare.

Per tenere gli altri a debita distanza, avevo confezionato con cura una maschera di successo e saggezza; agendo in questo modo le altre persone pensavano che fossi un tipo che bastava a se? stesso. Ero terrorizzato all’idea che potessero vedermi debole o bisognoso e che volessero tendere la mano e consolarmi.

Tentavo di tenere a distanza i miei sentimenti vivendo in modo superveloce – pero? la vita e? una maratona, non uno sprint finale – e cosi? alla fine mi ritrovavo esausto. Non riuscivo a sopportare il silenzio: quando andavo in viaggio per lavoro e dovevo affrontare la fragorosa quiete di una camera d’hotel da solo, in compagnia soltanto delle proprie emozioni soltanto, accendevo la tv come medicina e ricreazione, sperando che mi avrebbe stordito. Guardare la tv portava alla pornografia e alla masturbazione, che poi conducevano a intensi sentimenti di vergogna, seguiti da altra pornografia e masturbazione che svuotavano ancora di piu? la mia anima affamata di amore.

Quando spegniamo le emozioni, esse se ne vanno via – questo significa che dimentichiamo anche come rilassarci e divertirci. Avevo smesso di ridere e non riuscivo a godere delle cose semplici della vita, come il tramonto sulla spiaggia, le chiacchierate con mia moglie o il cullare i miei figli finche? non si addormentavano. La mia passione per il basket svani? e la pornografia divenne il mio solo hobby.

Il mio coinvolgimento nel ministero era vuoto e privo d’amore come me, veniva svolto solo per ottenere l’approvazione e l’attenzione di Dio e degli uomini. Il mio rapporto personale con il Signore non era migliore – lo tenevo a distanza, proprio come facevo con tutti gli altri. Le mie meditazioni mattutine con il Signore erano un rituale frettoloso dove parlavo quasi solo io. Avevo paura di ascoltare Lui perche? non volevo sentire che cosa avrebbe potuto dire – supponevo potesse essere rabbia, frustrazione o delusione per la mia incapacita? di “non peccare piu?”. Molte delle mie preghiere erano piene di egocentrismo; ero concentrato sul mio peccato e su quanto ero triste, piu? che sul Signore e su cio? che Lui voleva darmi. La grazia e? un dono che deve essere ricevuto e io facevo tutto il possibile per respingerla.

Infatti, se per la trasgressione di uno solo la morte ha regnato a causa di quell’uno, tanto piu? quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di quell’uno che e? Gesu? Cristo.”

Romani 5:17

L’acqua pura del “neppure io ti condanno” fa fatica a fluire attraverso un cuore intasato dal dolore, dalle menzogne, da traumi, dalla rabbia, dalla paura e dal rifiuto. Se vogliamo sperimentare tutto l’amore, la gioia, la pace che Dio ha per noi, dobbiamo scendere nella valle oscura del nostro cuore e affrontare il peccato, le menzogne, le ferite e le percezioni distorte che ci impediscono di ricevere la grazia. Le mura della delusione e della paura devono essere affrontate e abbattute, in modo che le zone escoriate e sensibili del cuore possano essere esposte alla luce e guarite. Il processo implica un grosso lavoro e puo? essere doloroso, ma ne vale la pena, considerando il risultato finale.

Oggi, dopo aver viaggiato per la mia personale valle percorrendola fino in fondo, so che non c’e? un modo migliore per vivere la vita. Quando arrivano tristezza e prove, adesso soffro, mi lamento e talvolta piango, invece di tentare di sfuggire a quello che sto attraversando, comprimendolo o spiritualizzandolo. Quando fallisco oppure ho bisogno di aiuto, mi rivolgo a Dio, chiedo aiuto, grazia e li ricevo, invece di volgermi alla pornografia o a qualche altro prodotto contraffatto come la concupiscenza. Ho imparato che il silenzio e? una benedizione in cui posso ricevere benefici, amore, indicazioni e perfino correzione dal Signore. Vivere nell’amore di Dio e? infinitamente meglio che sguazzare nella solitaria fossa di fango della pornografia, della vergogna, dell’egocentrismo e della sensazione di vuoto.

Ma so che non avete l’amore di Dio in voi.”

Giovanni 5:42

Se non attraversiamo la valle fino in fondo, il sollievo temporaneo derivante dal peccato sessuale e? la cosa migliore che possiamo sperare. Conoscere cio? che la Bibbia dice sulla grazia non basta; se cosi? fosse, nessuno di quelli che frequentano una scuola biblica o una facolta? teologica lotterebbe con la concupiscenza o qualsiasi altro tipo di peccato. Dobbiamo ricevere l’amore di Dio nel cuore; coloro che hanno permesso al fiume impetuoso della Sua grazia di inondare i piu? profondi recessi del loro cuore, traboccano d’amore per Lui, adempiendo il piu? grande comandamento:

«Maestro, qual e?, nella legge, il gran comandamento?» Gesu? gli disse: «”Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo e? il grande e il primo comandamento.

Matteo 22:36-38

Non possiamo dare cio? che non abbiamo ricevuto. Come scrisse Seamands, quando i cristiani non ricevono l’amore di Dio, non sono in grado di dare ad altri quello stesso amore incondizionato, ne? il perdono ne? la grazia. Una chiesa senza grazia e senza amore e? fredda, vuota e impotente, priva di vita e di luce.

L’ultima cosa che Satana vuole e? vedere un bel po’ di cristiani innamorarsi di Dio, infervorarsi e diventare pronti a vivere o morire per Lui, a prescindere dal costo. La chiesa di Dio brilla come un faro luminoso di grazia quando e? piena di uomini e donne pieni di passione per il Signore ed e? questa vita ad attrarre a Cristo i perduti. Non mi e? mai capitato di sentire di un uomo, una donna o un bambino che sia venuto a Cristo perche? era entusiasta di comportarsi bene o di passare delle ore a studiare la Bibbia. Il desiderio piu? profondo del cuore umano e? il desiderio di Dio – essere riempiti di una vita e di un amore cosi? potenti, luminosi e santi che fa traboccare il cuore di gioia e pace.

Come la cerva desidera i corsi d’acqua, cosi? l’anima mia anela a te, o Dio.”

Salmo 42:1

L’oasi che brami e? in cima a una montagna, di fronte al crinale sul quale ci troviamo ora. Puoi arrivarci se sei disposto a scendere nella valle che sta in mezzo.

Per salire alla montagna dobbiamo attraversare la valle: non ci sono scorciatoie e non c’e? un elicottero che ci porti rapidamente dall’altra parte. La valle non e? ne? piacevole ne? facile da percorrere: in essa vi sono luoghi oscuri che fanno paura anche all’uomo piu? forte.

La valle non e? un luogo per quelli che vogliono simulare oppure spiritualizzare i loro problemi per sbarazzarsene. Non e? per i legalisti, per gli orgogliosi o per quelli che fingono di essere sani di mente e saggi. La valle e? per gli uomini e le donne stanchi di recitare la parte di chi va in chiesa, per quelli che vogliono qualcosa di genuino. E? per coloro che non sono contenti di guadare la piscina della vita dove e? piu? bassa, ma vogliono rimuovere dal cuore ogni impedimento a ricevere l’amore e la grazia di Dio in modo da poter vivere la vita pienamente, sperimentando tutto cio? che Dio ha in serbo per loro.

Scrutami, o SIGNORE, e mettimi alla prova; purifica i miei reni e il mio cuore.

Salmo 26:2

Esaminatevi per vedere se siete nella fede; mettetevi alla prova. Non riconoscete che Gesu? Cristo e? in voi? A meno che l’esito della prova sia negativo.”

2 Corinzi 13:5

Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perche? abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.”

Giovanni 10:10

Autore: Mike Genung